Il Macro celebra “i maestri del contemporaneo”, dedicando una bellissima retrospettiva all’artista romano Renato Mambor, classe 1936. Esponente della Scuola di Piazza del Popolo, ha sempre cercato di scardinare i codici linguistici pre-costituiti, sperimentando nuovi linguaggi e forme espressive, riflettendo costantemente sullo sconfinamento fra arte e vita. Non c’è più un oggetto pittorico in sé ma un discorso meta-linguistico. Un cortocircuito artistico che presenta circa trenta opere dedicate al teatro (1969/1989), alcune delle quali nascondono addirittura piccoli enigmi da decifrare. Nascono così l’esperimento del parallelepipedo, il concetto di trousse e gli spazi fisico-mentali che oltrepassano continuamente la linea della finzione e quella della realtà. La forma artistica, martire del palcoscenico della dissimulazione, si rapporta costantemente alla metafora della visione in tutti i suoi processi formativi.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 21 aprile 2014
Renato Mambor – Atto unico
a cura di Benedetta Carpi De Rosmini
MACRO
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