Mambor, il teatro e gli enigmi. Al Macro

Macro, Roma - fino al 21 aprile 2014. La straordinaria capacità della finzione di diventare realtà emerge con forza da una società in cui le finzioni sorgevano dal mutamento fantasioso del reale . Una società in cui è la realtà ad alimentarsi della finzione. Renato Mambor protagonista al museo romano, con alcuni enigmi da decifrare.

Il Macro celebra “i maestri del contemporaneo”, dedicando una bellissima retrospettiva all’artista romano Renato Mambor, classe 1936. Esponente della Scuola di Piazza del Popolo, ha sempre cercato di scardinare i codici linguistici pre-costituiti, sperimentando nuovi linguaggi e forme espressive, riflettendo costantemente sullo sconfinamento fra arte e vita. Non c’è più un oggetto pittorico in sé ma un discorso meta-linguistico. Un cortocircuito artistico che presenta circa trenta opere dedicate al teatro (1969/1989), alcune delle quali nascondono addirittura piccoli enigmi da decifrare. Nascono così l’esperimento del parallelepipedo, il concetto di trousse e gli spazi fisico-mentali che oltrepassano continuamente la linea della finzione e quella della realtà. La forma artistica, martire del palcoscenico della dissimulazione, si rapporta costantemente alla metafora della visione in tutti i suoi processi formativi.

Michele Luca Nero

Roma // fino al 21 aprile 2014
Renato Mambor – Atto unico
a cura di Benedetta Carpi De Rosmini
MACRO
Via Nizza 138
06 671070400
[email protected]
www.museomacro.org

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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