Laura Pugno. La liberazione dello sguardo

Galleria Alberto Peola, Torino – fino al 30 aprile 2014. Ha inaugurato, il primo giorno di primavera, la terza personale di Laura Pugno alla galleria torinese. Vincitrice del Premio Cairo 2013, l’artista si riconosce a colpo d’occhio per le sue cancellazioni di paesaggio.

Laura Pugno - Form in progress - veduta della mostra presso la Galleria Alberto Peola, Torino 2014

Il soggetto della ricerca di Laura Pugno (Trivero, 1975) non consiste nelle sole montagne proposte in fotografia, ma nel modo in cui lo sguardo dell’uomo si posa su di esse, sulla natura: è un esempio di condizionamento culturale, su cui l’artista si sofferma in un esercizio di critica della visione. Nelle opere in mostra, la carta abrasiva graffia la superficie, ma non annulla l’immagine: ne mette in moto le parti scombinandone la staticità. Da un gesto di eliminazione nascono piccoli cumuli di polvere abrasa, in uno spessore crescente che si consoliderà nella scartavetratura dei rilievi della carta Braille nella nuova serie Taccuini di viaggio. La direzione verso la plasticità porterà poi a dieci sculture in creta, Form in Progress, eseguite a occhi chiusi nella reinterpretazione delle geometrie tramite la vista delle sole mani.

Clara Rosenberg

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Torino // fino al 30 aprile 2014
Laura Pugno – Form in progress
ALBERTO PEOLA
Via della Rocca 29
011 8124460
[email protected]
www.albertopeola.com

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Clara Rosenberg
Clara Sofia Rosenberg (Torino, 1990). Nel 2013/2014 studentessa all’ultimo anno della specialistica all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si orienta verso la critica d’arte creando e sperimentando il blog CONUNDRUM, oltre a recensire alcune esposizioni di gallerie d’arte e musei torinesi. Laureatasi alla triennale con una tesi su Mike Kelley e la psicoanalisi, la sua indagine si sofferma su un’arte che guarda al rapporto tra inconscio e società con un interesse specifico verso opere plastiche e installazioni. Parallelamente all’approccio teorico, porta avanti una ricerca artistica producendo opere in polistirolo, paraffina e materiale organico affrontando le questioni del corpo, della relazione familiare, della cultura ebraica e del disagio del soggetto. Prima dell’Accademia di Belle Arti ha frequentato il liceo classico e la scuola ebraica di Torino.