Il soggetto della ricerca di Laura Pugno (Trivero, 1975) non consiste nelle sole montagne proposte in fotografia, ma nel modo in cui lo sguardo dell’uomo si posa su di esse, sulla natura: è un esempio di condizionamento culturale, su cui l’artista si sofferma in un esercizio di critica della visione. Nelle opere in mostra, la carta abrasiva graffia la superficie, ma non annulla l’immagine: ne mette in moto le parti scombinandone la staticità. Da un gesto di eliminazione nascono piccoli cumuli di polvere abrasa, in uno spessore crescente che si consoliderà nella scartavetratura dei rilievi della carta Braille nella nuova serie Taccuini di viaggio. La direzione verso la plasticità porterà poi a dieci sculture in creta, Form in Progress, eseguite a occhi chiusi nella reinterpretazione delle geometrie tramite la vista delle sole mani.
Clara Rosenberg
Torino // fino al 30 aprile 2014
Laura Pugno – Form in progress
ALBERTO PEOLA
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