Sono vertigini amplificate tra fitti grovigli impenetrabili. Come una lotta costante tra radici spinose e glaciali macchinazioni. Una serie di tele di varie dimensioni compongono il solo show di Sophia Schama (Sofia, 1966; vive a Berlino). Una ad una, le opere raccontano di soglie inespugnabili come tentativi complessi in cui la ricerca si affanna senza scampo. Come se fossero gelide albe di universi postumani tra i garbugli di prospettive illusionistiche, le opere in mostra appaiono viaggi a tappe tra smarrimenti e ossessioni. Illusioni e ricadute. Abbagli di luce e poi tenebre assolute. I tratti dei colori a olio – a volte sgargianti e chiassosi, altre cupi e lugubri – dipingono inquietudini di assenze come colpi scroscianti nel vuoto di mondi silenti. Visioni oniriche, tra incubi e perdizioni, di una realtà ormai logora e perduta nel caos troppo convulso e cruento di pericolose costrizioni.
Caterina Misuraca
Milano // fino al 15 febbraio 2014
Sophia Schama \ Curried Grass
STUDIO CANNAVIELLO
Via Stoppani 15
02 87213215/16
[email protected]
www.cannaviello.net
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