Le donne di Miss.Tic (Parigi, 1956) abitano i muri delle strade di Parigi dal 1985. Sono pin-up sexy e sfrontate, sole e orgogliose di esserlo. Parlano un linguaggio metropolitano pungente e dissacratorio, fatto di aforismi che interrogano il nostro tempo tra provocazioni sociali, amore e rapporti tra i sessi. Da qualche anno le ragazze di Miss.Tic sono uscite dai muri per posarsi su tele, manifesti strappati, pannelli in legno e piastre di acciaio serigrafate, litografate, dipinte. Alla personale romana arrivano trenta opere, tra cui L’arte nuoce alla stupidità, creata appositamente, e una serie di stencil e francobolli disegnati dall’artista francese. Richiamano l’erotismo della Valentina di Crepax, declinato in una forte, anche se stilizzata, estetica pop, e alcuni collage di poster strappati riecheggiano l’espressività dei décollage di Rotella. Resta il dubbio se queste silhouette urbane così ammiccanti e i loro aforismi penetranti non perdano un po’ della loro anima, chiuse tra quattro mura.
Marta Veltri
Roma // fino al 16 marzo 2013
Miss.Tic
a cura di Giuseppe Ottavianelli
WUNDERKAMMERN
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