Tempo al tempo. Jared Deery esordisce in Italia

La prima personale italiana dell'americano Jared Deery abita lo Spazio Morris come un fantasma. Un'ombra del tempo. Luci di candele, still life fioriti, vasi artigianali, fusioni in bronzo e video in dialogo segnano il cammino della memoria. A Milano, fino al 15 gennaio.

Per la sua prima personale italiana, allestita durante una residenza di due settimane a Milano, Jared Deery (Philadelphia, 1980; vive a New York) invoca la protezione della poesia di Cesare Pavese. Il titolo, And the dead become young through the flickering light of memory, come un verso apotropaico (tratto da Il paradiso sui tetti), descrive con una vena di nostalgia l’intervento site specific dell’artista. Deery imprime la propria linfa vitale nella linea del tempo che attraversa ogni lavoro installato. Le stanze dello Spazio Morris si trasformano in una specie di albergo delle ore, dove il passato diventa pittura (su tela e su carta), scultura bronzea, scultura fittile e video-rielaborazione. Una ricerca di un trascorso incompreso ancora da esorcizzare, proprio come afferma Deery: “non è possibile separare l’arte di oggi dall’arte del passato, come una società non può ignorare i successi e fallimenti del passato”.

Ginevra Bria

Milano // fino al 15 gennaio 2013
Jared Deery – And the dead become young through the flickering light of memory
SPAZIO MORRIS
Via Anelli 8
347 0035322
[email protected]
www.spaziomorris.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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