Màn come uomo. Chiasera e il Rinascimento

Paolo Chiasera presenta una nuova personale. Le due sale della Galleria Francesca Minini ospitano un percorso iper-rinascimentale. Un trittico, due nuovi dipinti, due elementi scultorei e un video riportano l'arte al centro dell'uomo. A Milano fino all’8 novembre.

Màn di Paolo Chiasera (Bologna, 1978; vive a Berlino) più che un percorso allestitivo rappresenta una sorta di rinascita, o meglio, di rinascimento. Il titolo di questa personale si ispira infatti al concetto di mente che deriva dalla radice indo-germanica “man” (uomo), un termine che include anche il senso di pensare, intendere, conoscere. Inoltre, ha rapporti con altre radici che significano misurare e formare. Man è un sintagma che soggiace a tutte le parole legate al manère, al permanere, da cui la spinta della mente a diventare un contenitore dalle pretese di eternità.
Seguendo il corso di quest’analisi etimologica, Chiasera introduce in galleria dipinti che diffondono una nuova luce intrinseca, un nuovo pensiero, segreto di trasformazione. I recenti dipinti dell’artista reinterpretano codici pittorici antichi e contemporanei, inserendo pratiche curatoriali nella selezione dei diversi elementi compositivi rappresentati.

IMG 4107 Màn come uomo. Chiasera e il Rinascimento

Paolo Chiasera – Màn – veduta della mostra presso la Galleria Francesca Minini, Milano 2012

Negli Exhibition painting Chiasera riproduce, ad esempio, opere di Kiki Smith e di Giulio Paolini, senza dimenticare di immortalare e rievocare capolavori dell’architettura seicentesca italiana, di sottofondo. Ogni dipinto esposto è la violazione di un passaggio, un limite sul quale si scontrano forze estetiche e disposizioni nello spazio. Le sfumature rosate dei colori e la resa soffice delle pennellate non somigliano al percorso passato di Chiasera, ma gli conferiscono un futuro ritmico dall’aria più docile, più meditativa. La galleria milanese, infatti, per mostrarne le differenze, espone anche dipinti selezionati per una precedente personale da Massimo Minini e un video in cui l’artista bolognese, in una sorta di collage iconografico, analizza il potere della conoscenza che le raffigurazioni e le immagini, nell’arco di secoli, hanno cercato di nascondere alla conoscenza umana (Madonna della scodella, 2012).

Ginevra Bria

Milano // fino all’8 novembre 2012
Paolo Chiasera. Màn
GALLERIA FRANCESCA MININI
Via Massimiano 25

02 26924671
[email protected]
www.francescaminini.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

Scopri di più