Hanno tutto il sapore del vintage, delle riviste patinate degli Anni Settanta e Ottanta, le opere di Lamberto Pignotti (Firenze, 1926). Perché, anche se la sua ricerca inizia alcuni decenni prima e prosegue ancora oggi, è proprio nei collage degli anni centrali del suo lavoro che l’artista riesce a esprimere l’aspetto sperimentale della poesia visiva, i legami con le teorie della comunicazione e il rapporto tra parola e immagine. Tra le serie più interessanti e suggestive c’è Visibile invisibile, costituita da “palinsesti” di cancellature e riscritture basati sulle pagine di moda femminile. Ma non mancano omaggi alla lirica di Montale, riferimenti all’attualità e prese di posizione politico-sociali, che le duecento opere esposte – e donate alle collezioni del CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma – documentano con esaustività.
Marta Santacatterina
Parma // fino al 20 luglio 2012
Lamberto Pignotti – Poesia visiva. Fra figura e scrittura
SALONE DELLE SCUDERIE IN PILOTTA
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