Quello che muove il sole e le altre stelle

Non piace a molti questo perpetuo meccanismo naturale per cui tutto nasce e poi tutto muore. Leopardi ne soffrì molto e, visti i lavori alla Marsèlleria, persino Ettore Favini sembra non sentirsi troppo bene. Fino al 31 maggio, a Milano.

Ci voleva uno tosto come Copernico per farci capire una volta per tutte che la Terra non è al centro dell’universo e anzi ricopre un ruolo secondario in un sistema detto “solare”, tanto per far capire che il vero protagonista di tutto questo teatro di stelle è in realtà un altro. Lo sa bene un artista come Ettore Favini (Cremona, 1974) le cui ultime opere dimostrano una forte attrazione – non solo gravitazionale – per il Sole: mischiando suggestioni astrologiche, pensieri filosofici e preoccupazioni ambientaliste (e riferimenti a Boetti e alla musica più visionaria), crea un racconto riuscitissimo e struggente intorno alla sua magnifica ma spesso terribile potenza, sospesa fra moti apparenti, vite da crescere e vite da bruciare. E gli spazi della Marsélleria offrono il palcoscenico ideale per inscenare i giri infiniti del nostro pianeta intorno alla propria luce, assecondando quella maledetta regola dell’amore per cui più ci avviciniamo a ciò di cui abbiamo bisogno, più veniamo respinti.

Max Mutarelli

Milano // fino al 31 maggio 2012
Ettore Favini – Sun Ra
Marsèlleria
Via Paullo 12a
02 76394920
[email protected]
www.marselleria.com

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Max Mutarelli

Max Mutarelli

Massimiano Mutarelli nasce nella primavera del 1977 a Lambrate, quartiere storico di Milano. A vent’anni, con l’iscrizione all’Accademia di Brera, corona il sogno di poter entrare nel magico mondo dell’Arte. In realtà è un periodo turbolento, sospeso fra gli esami…

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