Non c’è relazione tra loro. Né le giovanissime Polska e Neelova, né il giovane Mikyta si erano mai ritrovati assieme in un progetto. Ciascuno dei tre artisti segue il vento della propria individuale ricerca sulla rielaborazione della memoria collettiva. Un processo che si dipana fino a giungere a conclusioni lontane tra loro nella forma espressiva eppure accomunate nel riscoprire l’archivio come anamnesi di un popolo.
Se Agnieszka Polska (Lublin, 1985; vive a Cracovia) nella videoanimazione How the work is done rielabora il ricordo di un evento storico, con un analogo processo di rimaneggiamento Nika Neelova (Mosca, 1987; vive a Londra) opera nelle sue installazioni sulla stratificazione della leggenda, mentre Svätopluk Mikyta (Cadca, 1973; vive a Bratislava e Praga) presenta un raffinato make-up della cultura slovacca del XX secolo.
Alessandro Iazeolla
Roma // fino al 28 gennaio 2012
Reworking Memories
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