Una doppia personale che sviscera in alternanza contenitori e contenuti, attrito e pratica dell’apparire. La messicana Huerta e il bergamasco Oberti da Enrico Fornello a Milano.
La parlata criptica, tra Daniela Huerta (Guadalajara, 1982; vive a Berlino) e Giovanni Oberti (Bergamo, 1982; vive a Milano), avviene tecnicamente attraverso gli oggetti. Scatole, scatoloni, pacchetti di sigarette, pacchi postali rotti, scarti di nastro adesivo e clessidre di mine incrociate. Il dibattito impronunciabile che si scambiano i due artisti è fatto di rimandi e intercessioni. Il loro discorso dialettico nasce tanto per verificare un territorio formale implicito, quanto per escludere il resto del tempo da indisturbate visioni interne. Nascere dunque, presentarsi prima di verificarsi e comparire prima di accadere restano dettami fondamentali per l’effetto-sospensione di cui Arise therefore riluce.
Ginevra Bria
Giovanni Oberti – Senza titolo (Muratti Ariston, 1970) – 2011 – photo Floriana Giacinti
Giovanni Oberti – Senza titolo (Muratti Ariston, 1970) – 2011 – photo Floriana Giacinti
Giovanni Oberti – Senza titolo (Oggetti dipinti) – 2011 – photo Floriana Giacinti