Cosa sono le speedrun, le competizioni per chi è più veloce a completare un videogioco

E Games Done Quick organizza eventi di beneficenza incentrati sulle speedrun, le gare a chi completa un videogame per primo. Per aiutare la ricerca sul cancro

Games Done Quick (GDQ) è una serie di eventi di beneficenza dedicati alle speedrun, le competizioni basate sul completare un videogioco il più rapidamente possibile. È da poco finito il suo primo evento del 2024, Awesome Games Done Quick, che ha dimostrato nuovamente sia la rilevanza di questa iniziativa sia l’importanza delle speedrun per lo studio e la comprensione del medium videoludico.

Cos’è una speedrun

Cosa voglia dire “completare” un gioco e cosa sia permesso o non permesso fare durante una speedrun viene deciso dalla comunità stessa, che definisce diverse categorie di competizione in base a questi aspetti. Per esempio, Super Mario Bros.(Nintendo, 1985) ha classifiche separate per le sue diverse versioni e le categorie any%, in cui basta arrivare in un modo qualsiasi alla fine dell’ultimo livello, e Warpless, in cui non possono essere saltati livelli. Il record su Super Mario Bros. per any% è di meno di 5 minuti. Altri giochi possono avere categorie come 100%, in cui un gioco va completato appunto al 100%, o glitchless, in cui non vanno sfruttati elementi del gioco che la comunità pensa che non fossero previsti dallo studio di sviluppo, i cosiddetti glitch, e che sarebbero altrimenti centrali nelle speedrun. Usando glitch, i personaggi si muovono fuori dagli usuali confini del livello, saltandone intere sezioni e sconfiggendo nemici potentissimi in pochi secondi con armi che non dovrebbero esistere. Dietro a una speedrun non ci sono solo centinaia di ore di pratica e perfezionamento, ma anche una lunga ricerca scientifica e comunitaria svolta da persone dette “routers” per scoprire questi glitch e il funzionamento dei videogiochi e per combinare nuove e vecchie conoscenze in pratiche replicabili.

Games Done Quick, l’evento di speedrun per beneficenza

Alla popolarità delle speedrun hanno molto contribuito gli eventi di beneficenza di GDQ, l’invernale Awesome Games Done Quick (AGDQ) e l’estivo Summer Games Done Quick (SGDQ), a cui si aggiungono eventi più piccoli durante l’anno. Sette giorni, con solo brevi pause, di speedrun con pubblico dal vivo e diretta sulla piattaforma di live-streaming Twitch allo scopo di raccogliere donazioni.
“L’idea prese corpo nella comunità del sito di Speed Demos Archive” ci racconta Matt Merkle, direttore operativo di GDQ. La prima edizione, chiamata Classic Games Done Quick, raccolse denaro per l’organizzazione umanitaria Care, ma con la nascita del primo AGDQ nel 2011 iniziò la collaborazione con la Prevent Cancer Foundation“Ci piacque l’approccio della fondazione, che si concentra sugli screening per individuare i tumori il prima possibile. Volevamo supportare un’organizzazione che aiuta le persone a individuare il cancro quando può essere curato con maggior successo” spiega Merkle. Dal 2013, invece, le donazioni raccolte durante SGDQ vanno a Doctors Without Borders / Médecins Sans Frontières.
Oltre a tradizionali speedrun di giochi noti, GDQ ospita anche opere di nicchia e sfide insolite. Durante AGDQ 2024, che ha raccolto più di 2,5 milioni di dollari, un videogioco è stato completato dando ordini a un cane Shiba Inu, che poi ne azionava i controlli. E Super Mario 64 (Nintendo, 1999) è stato giocato usando come sistema di controllo una batteria.
L’atmosfera di GDQ è calda e rilassata. È totalmente assente il linguaggio violento e volgare, “da gamer”, usato solitamente nel mondo dei videogiochi. Durante le loro speedrun i videogiocatori spiegano quello che stanno facendo e come il gioco funziona o sono accompagnati da una o più persone che commentano la partita occupandosi di raccontare questi dettagli. Come nota Merkle, “alcune speedrun possono apparire piuttosto bizzarre, quindi è importante condividere cosa sta succedendo e perché”. Il risultato è un ambiente accogliente e inclusivo.

La speedrun: un nuovo modo di intendere i videogiochi

“Penso che alle persone piaccia vedere affrontare in un modo molto diverso dal solito i giochi che amano” ci dice Merkle quando gli chiediamo come le dirette di GDQ siano riuscite a popolarizzare questa pratica, ma la speedrun non è solo “un modo molto diverso” di giocare: è spesso ricerca dell’esecuzione perfetta, o almeno della migliore esecuzione possibile con le conoscenze attualmente disponibili. Come lo sport nelle società capitaliste, la speedrun punta al perfezionamento dell’essere umano visto come una macchina e addestrato per imitare una macchina. Le TAS (tool-assisted speedrunspeedrun assistite) sono appunto speedrun ideali performate non da esseri umani ma programmate per essere perfettamente eseguite da un software. Lo speedrunner umano aspira alla TAS, la vede come modello da raggiungere.
Pure vedere la speedrun come perfezionamento di un corpo/macchina rischia però di essere riduttivo. Intanto, molti videogiochi hanno elementi casuali con cui le speedrun devono confrontarsi, e infatti una delle frasi più spesso usate sia scherzosamente sia sinceramente durante gli eventi di GDQ è “Questa è la prima volta che la vedo”. Inoltre, grazie allo studio e alla ricerca che ne è alla base, grazie all’uso dei glitch, la speedrun mostra il funzionamento della macchina, dell’hardware e del software, oltre l’apparenza superficiale di quello che appare sullo schermo. In questo senso, la sorpresa che si prova vedendo per la prima volta la speedrun di un gioco è la sorpresa di vedere quel videogioco per la prima volta nella sua forma più vera e sincera.

Il prossimo evento di beneficenza di Games Done Quick, Frost Fatales 2024, si terrà dal 3 al 10 marzo e raccoglierà donazioni per il National Women’s Law Center.

Matteo Lupetti

SCOPRI QUI di cosa si parla

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

Scopri di più