Tesori da scoprire durante la quarantena: l’Unesco rende accessibile la World Digital Library

L’Unesco annuncia l’apertura della World Digital Library e del suo vastissimo archivio, formato da più di 19mila documenti storici – tra libri, manoscritti, e foto – provenienti da 193 paesi del mondo, rendendolo accessibile a tutti gratuitamente

Sebbene l’emergenza sanitaria abbia costretto tutti (o almeno i cittadini più coscienziosi) a restare a casa per evitare una diffusione disastrosa del virus, la vastità di tempo di cui – stranamente – disponiamo ci affascina e disorienta nello stesso momento. Allora perché non occuparlo con studi e approfondimenti impensabili nella frenesia lavorativa di qualche settimana fa? Perché non approfittare della situazione rimodulando le nostre giornate con ritmi più leggeri e avere accesso ad una vastità illimitata di informazioni? A rispondere prontamente a questa esigenza è l’Unesco su Twitter, dando libero accesso alla World Digital Library: “sappiamo che molti di voi sono a casa e che le pareti sembrano sempre più opprimenti. E allora… scoprite la World Digital Library: si può avere accesso gratuito a migliaia di libri, documenti e foto provenienti da tanti Paesi e culture”.

COS’È LA WORLD DIGITAL LIBRARY? QUAL È LA SUA MISSION?

La World Digital Library (WDL) è una biblioteca digitale internazionale gestita dalla Library of Congress degli Stati Uniti d’America con il sostegno dell’Unesco, assieme alla collaborazione di biblioteche, archivi, musei, istituzioni educative e organizzazioni di tutto il mondo. Questo grandissimo hub di contenuti culturali è approdato sul web nel 2009 contando più di mille documenti. Ad oggi le informazioni raccolte sono cresciute tanto da raggiungere più di 19mila elementi tra libri, manoscritti, mappe, giornali, riviste, stampe, fotografie, registrazioni sonore e film disponibili in ben sette lingue. La mission portata avanti dalla WDL pone le basi su cardini fondamentali: la comprensione internazionale e interculturale, l’espansione della varietà dei contenuti culturali in formato digitale e veicolabili sul web, fornire risorse per gli appassionati, gli educatori, gli studiosi e a tutto il restante pubblico, nonché sviluppare delle soluzioni con le istituzioni affinché il divario digitale all’interno dei diversi paesi si assottigli sempre di più. Insomma, un archivio copioso che attinge da 193 Paesi del mondo, coprendo un arco temporale vasto – dal 8000 a.C. al 2000 – è alla portata di click in ogni angolo del pianeta, sarebbe un peccato non usufruirne! 

LA DIGITALIZZAZIONE COME RISORSA

Nonostante molti partner vogliano contribuire all’arricchimento informativo della WDL, c’è da dire che non tutti i Paesi dispongono di software e strumentazioni all’avanguardia, risorse economiche e figure professionali per poter supportare centri di conversione digitale e produrre materiale da poter veicolare nel web. A tal proposito la Library of Congress degli Stati Uniti ha notevolmente contribuito a questa crescita internazionale fornendo partner in Brasile, Russia, Egitto, Iraq e Uganda, tanto che gran parte dei contenuti della WDL è stata formattata in questi centri. La WDL che, come abbiamo detto, è supportata dall’Unesco, sostiene la sua mission, ovvero rafforzare le capacità dei paesi in via di sviluppo, cercando di lavorare con alcuni partner in questi paesi affiancandosi a finanziatori esterni per stabilire ulteriori centri di conversione digitale. Quest’ultimi saranno fondamentali per la produzione di contenuti, non solo per la WDL, ma anche per altri progetti nazionali e internazionali.

– Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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