Aperta la call per Internet Yami-Ichi. Il mercato nero dell’Internet arriva a Bologna

C'è tempo fino al 1 ottobre per proporre la propria partecipazione al primo Internet Yami-Ichi italiano, che si svolgerà a Bologna, negli spazi di DAS, il prossimo 9 novembre. Di cosa si tratta? Di un mercatino delle pulci che vende soltanto oggetti legati alla cultura di Internet.

Dopo aver girato mezzo mondo, con tappe a New York, Berlino, Mosca, Seoul e Madrid, Internet Yami-Ichi sbarca a Bologna. Ideato a Tokyo nel 2012 da IDPW, collettivo di artisti che si definisce “una società segreta che risale a più di 100 anni fa”, l’evento si basa su un format molto particolare che vuole mescolare il mondo del web con l’antica tradizione del mercato delle pulci. Il nome giapponese evoca però anche l’idea del mercato “nero”, sottolineando l’attitudine piratesca e anticonvenzionale dell’iniziativa. L’idea nasce dal senso di frustrazione, condiviso da milioni di utenti nel mondo e particolarmente sentito nella comunità artistica, innescato dalla profonda mutazione subita da Internet negli ultimi anni. Se ai suoi albori infatti la rete apparve a molti come un luogo libero e una piattaforma aperta alla sperimentazione, la sua colonizzazione da parte delle grandi corporation, unita a una legislazione sempre più restrittiva in termini di diritto d’autore, ha cambiato radicalmente lo scenario, rendendo difficile agire fuori dai confini delle regole e delle consuetudini. Per questo, gli organizzatori di Internet Yami-Ichi, che arriverà in Italia il 9 novembre da DAS grazie all’associazione metoche (che sta lavorando con l’artista Sofia Braga), invitano tutti a portare le proprie idee fuori dal web, “In Real Life” (IRL), materializzandole in oggetti vendibili e partecipando così all’allestimento di un vero mercato. Unico vincolo: gli articoli in vendita devono essere in qualche modo legati al mondo di Internet e non possono essere pericolosi oppure illegali nel senso proprio del termine.

COME PARTECIPARE

 In questo mercatino delle pulci dell’internet, artisti e designer vendono oggetti ispirati al web. Un’incredibile miscela di reazioni analogiche su cookie, hashtag, AI, fake news, follower e altri fenomeni online in un mercato offline. Navigazione faccia a faccia. Tutti IRL”, si legge nella call del progetto, che è disponibile online e resta aperta fino al 1 ottobre 2019. Per partecipare, basta farsi venire un’idea originale per il proprio stand e inviarla agli organizzatori, che selezioneranno soltanto se il numero delle proposte supererà la capienza dello spazio. Nelle scorse edizioni la fantasia non è mancata. Braccialetti fatti di cavi di rete, twittatori umani, biscotti memetici, pacchetti di like, dropbox di cartone, ritratti stampati in 3d, biglietti della lotteria per vincere follower e tantissime altre idee surreali hanno invaso le bancarelle con l’obiettivo di spingere le persone a incontrarsi lontano dallo schermo e a ripensare il proprio rapporto con la tecnologia.

 – Valentina Tanni

https://metoche.org/CALL-YAMI-ICHI
http://yami-ichi.biz

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

Scopri di più