A Trieste apre ITS Arcademy, primo spazio italiano dedicato alla moda contemporanea

Si tratta del primo spazio italiano dedicato alla moda contemporanea, inteso come realtà museale e luogo di ricerca

Dall’esperienza pluriennale di ITS Contest è nato un progetto innovativo per conservare e rendere fruibile la moda contemporanea: ITS Arcademy è una realtà unica nel panorama italiano che non solo valorizza Trieste, ma vuole fare rete con le realtà museali di cui l’Italia è ricchissima, creando un museo diffuso fatto di scambi e relazioni. Ne abbiamo discusso con Barbara Franchin, che di questo progetto ne è cuore e motore, sin dalla nascita di ITS Contest. Come lei stessa racconta: “se ITS Contest rappresenta l’arca che nella sua esplorazione del mondo creativo scopre talenti nascosti, ITS Arcademy è il porto in cui la loro creatività approda, viene preservata ed è divulgata. L’archivio del futuro che porta la magia di questo patrimonio alle nuove generazioni, facendo scaturire nuove conoscenza e ispirazioni”.

Barbara FranchinI Its Arcademy

Barbara FranchinI Its Arcademy

Un patrimonio creativo enorme come riuscite a conservarlo?
È una delle domande fondamentali che ci hanno portato a immaginare e sviluppare ITS Arcademy. Era chiaro fin da subito che conservare la creatività contemporanea non voleva dire semplicemente archiviarla in uno spazio, ma proteggerla da un decadimento inevitabile: i tessuti e i materiali spesso non convenzionali – silicone, spugna sintetica, bioplastiche – avrebbero necessitato di manutenzione e restauro costante. È per questo che, grazie a ITS Arcademy, abbiamo aggiunto a tempo pieno nel nostro organico una restauratrice e abbiamo lavorato e vogliamo collaborare insieme a consulenti esterni per proseguire il lavoro di restauro e conservazione che sarà continuo. Tutta la collezione è ora conservata a temperatura e umidità costante, catalogata in archivi compattabili. Attualmente abbiamo restaurato 46 item su oltre un migliaio…è un lavoro che durerà anni.

E come lo renderete fruibile?
La valorizzazione va di pari passo, non si poteva certo continuare a tenere nascosto un patrimonio simile. Il primo esempio è la mostra curata da Olivier Saillard che apriremo al pubblico a marzo 2023, ma è solamente una delle possibili azioni che metteremo in atto. Vogliamo iniziare un dialogo con l’arte, il cinema, la musica, proprio perché riprendendo in mano tutta la nostra collezione ci è stato evidente che moltissimi designer traggono ispirazione da pittori, scultori, performer, artisti contemporanei, musicisti, attori. La collezione di ITS verrà valorizzata nelle successive mostre e nei cataloghi che verranno prodotti. I curatori con cui collaboreremo ne daranno riletture sempre diverse, creando nuovi dialoghi e nuove prospettive.

Raccontaci del concept di ITS Arcademy, tra il format del museo e laboratorio creativo/didattico…
Archivio, spazio espositivo e accademia, ITS Arcademy sarà una nuova destinazione di cultura contemporanea aperta a tutti, che valorizzerà il territorio fungendo da magnete internazionale per i professionisti del settore, per gli appassionati di ogni età, per la città e per l’intera regione del Friuli Venezia Giulia. Lo abbiamo sottotitolato “Museum of Art in Fashion” per sottolineare la connotazione fortemente artistica di ogni suo aspetto: dalle opere prime raccolte nell’archivio, espressioni pure di designer che erano all’inizio del loro percorso e non ancora toccati da logiche di mercato, al programma di iniziative pensate per stimolare ognuno a esprimere la creatività che ha dentro di sé, indipendentemente dall’età e dal background. Un polo culturale dinamico capace di ospitare conferenze, installazioni, mostre, presentazioni, momenti musicali, didattica ed eventi dei più vari. Vogliamo innescare una circolarità con i finalisti che torneranno per tenere conferenze e workshop con l’obiettivo di mescolare il territorio con l’internazionale, facendo incrociare generazioni differenti.

Un progetto molto ambizioso ma rilevante per tutto il territorio…
È sicuramente un progetto rilevante per tutto il nostro territorio perché mette ancor di più sulla mappa delle destinazioni internazionali Trieste e il Friuli Venezia Giulia come polo culturale. Non solo: la regione verrà coinvolta con tutte le sue realtà creative e con il suo  polo manifatturiero, artigianalità da valorizzare e preservare, creando sinergie e progetti per tenere vivo il saper fare del luogo.

Richard Quinn

Richard Quinn

Quali sono le difficoltà che hai affrontato e il supporto ricevuto per la realizzazione di questo progetto?
Non avremmo di certo potuto nulla senza il fondamentale supporto della Regione Friuli Venezia Giulia che insieme alla Fondazione CRTrieste – la nostra casa, concessa a titolo gratuito – hanno avuto la nostra stessa visione, comprendendo cosa stavamo facendo e quanto valore aggiunto avremmo potuto portare al territorio. E quando ITS Contest è giunto a maturità abbiamo capito che era il momento di ITS Arcademy, ma non avevamo alcuna esperienza sulla creazione di uno spazio simile. Ora, all’approssimarsi dell’apertura, affrontiamo nuove difficoltà – più strutturali – e nuove ne affronteremo inevitabilmente in futuro, una volta aperti, quando testeremo tutto ciò che abbiamo creato sul pubblico vero e proprio.

Com’è stato l’incontro con Olivier Saillard, che curerà la prima mostra?
Incontrare l’eleganza e la forma è un privilegio raro. Descriverei così il mio incontro con Olivier. Ha capito chi siamo e cosa facciamo e con poche parole ci ha descritti con la forza della semplicità. Ha visto che qui poteva nascere il primo museo della moda interamente dedicato alle forme e alle espressioni più contemporanee della nostra epoca. Opere prime che ha voluto esibire come opere d’arte, appena arrivate a un museo, ancora nei loro imballi da trasporto, per comunicare l’importanza e il senso della prima volta, “the first exhibition”, che è poi divenuto il titolo della mostra. Ha poi selezionato vent’anni di creatività raccolta attraverso il contest creando dei cluster artistici: Autoritratti, Espressionisti, Figurazioni Libere, Neo Futuristi, Art Brut, Astrazioni Liriche, Accessori & Gioielli, Fotografie. Disegnando una descrizione – una delle tante possibili – della storia dell’evoluzione della moda contemporanea consapevole dell’unicità del materiale che stava trattando.

Come imposterete le attività per tenere viva l’attenzione sul museo?
Il calendario delle attività punta ad aprirsi con circa 30 proposte educative, aggiungendone poi man mano di nuove. Abbiamo per ora individuato 6 tipologie di esperienze educative. “ITS Experience” permetterà di scoprire ITS e i suoi vent’anni di storia attraverso eventi, visite ed attività. “Re:sensed” coinvolgerà i sensi, per annusare, toccare, ascoltare e scoprire alcuni dei materiali con i quali i creativi si cimentano per creare. “Re:imagined” punterà a ripensare, esplorare e spingere la propria creatività per immaginare il nuovo. “Re:crafted” sarà dedicato alla manualità, all’utilizzo delle mani per riparare, riutilizzare, riscoprire e imparare tecniche artigianali. Con “Re:lab” ci indirizzeremo ad uno sviluppo professionale assieme ad esperti del settore, e con “Open:lab” useremo la sartoria di ITS Arcademy per cucire, riparare, creare insieme.

Federico Poletti

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Federico Poletti

Federico Poletti

Eclettico, nomade e multitasking: questi sono gli aggettivi che meglio definiscono l’orizzonte creativo e professionale di Federico Poletti. Milanese di adozione, parte da una formazione accademica nell’arte (laureato in Conservazione dei Beni Culturali) per arrivare a una visione della moda…

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