Quando il design diventa un’arma. L’editoriale di Aldo Premoli

Il design conosce una vastissima gamma di applicazioni, incluso il versante degli armamenti. Aldo Premoli fa il punto sugli Hypersonic glide vehicle, “alianti” dal potenziale devastante.

Broken Nature: Design Takes on Human Survival, in corso alla Triennale di Milano, insiste sul concetto di design ricostruttivo. È una mostra straordinaria, come sempre accadde per le operazioni di Paola Antonelli, che tuttavia è così onesta da non nascondersi e nasconderci i rischi terribili che la nostra intera specie sta correndo.
Poiché il demonio si annida ovunque, design e tecnologia non fanno eccezione. Yuval Noah Harari, per concludere il suo best seller Sapiens. Da animali a dei (2011), usa queste parole:
Siamo diventati più potenti di quanto non lo siamo mai stati, ma non sappiano cosa fare con tutto questo potere. Peggio di tutto, gli umani sembrano più irresponsabili che mai… Può esserci qualcosa dio più pericoloso di una massa di dei insoddisfatti e irresponsabili che non sanno neppure ciò che vogliono?”.
Tra le massime espressioni di questo sentimento arriva una nuova generazione d’arma detta glider. Alianti che volano oltre i Mach-5, combinano la velocità dei missili balistici con la precisione dei missili da crociera.  Della loro sagoma filtrano di tanto in tanto immagini così attraenti da sfiorare la pornografia.
Perché la ricerca militare si muove sottotraccia ma è persistente. Gli “alianti” in questione sarebbero in grado di planare attraverso i continenti, nascondersi dietro la curvatura del pianeta e raggiungere i loro obiettivi in maniera imprevedibile per qualsiasi sistema di difesa esistente.

Hypersonic glide vehicle

Hypersonic glide vehicle

HYPERSONIC GLIDE VEHICLE

Missili che viaggiano a velocità comprese tra 1,5 e 8 km al secondo esistono da tempo, ma nessuno sino a ora era in grado di farlo su lunghe distanze e manovrando sino a pochi secondi prima dell’impatto. I missili balistici che attualmente costituiscono la spina dorsale dell’arsenale nucleare americano hanno una possibilità di “errore circolare” di circa 120 metri: performance adeguata per ordigni nucleari, ma insufficiente a colpire una nave o una pista di decollo con armamento convenzionale. Molto più accurata è invece la precisione di un missile da crociera, che può centrare senza errore una finestra, ma lo fa molto più lentamente.
Un Hypersonic glide vehicle, invece, si stacca dal razzo vettore mentre sta ancora salendo, lo supera, rientra verso terra con la velocità di un missile balistico e può ancora percorrere migliaia di chilometri con la possibilità di essere nel frattempo manovrato.
La Russia afferma di avere un aliante di questo genere pronto entro il 2020. Il suo Avangard è stato sfoggiato pubblicamente nel marzo 2018 da Putin, che lo ha definito “invulnerabile all’intercettazione“. Ma la Russia non è sola, anzi.
Gli Stati Uniti hanno stanziato 2,6 miliardi di dollari per costruire queste armi nel bilancio 2020 del Pentagono. Hanno testato un aliante a forma di cuneo nel 2010 e 2011, un design a forma di cono di maggior successo nel 2011, 2014 e 2017 e stanno lavorando a sistemi tattici che utilizzano razzi più piccoli e più economici che potrebbero essere lanciati da navi e aerei.

Hypersonic glide vehicle

Hypersonic glide vehicle

CINA, RUSSIA E AMERICA

La Cina ha lanciato df-zf Hypersonic glide vehicle almeno nove volte dal 2014 e ha costruito numerose strutture per testarli a terra, inclusa la galleria del vento più veloce del mondo; ha reso note inoltre 716 pubblicazioni a riguardo nel solo 2017, rispetto alle 207 dall’America e alle 76 dalla Russia.
Australia, India, Francia e Giappone si sono già messe al lavoro.
L’arrivo degli Hypersonic glide vehicle porta con sé implicazioni enormi sui trattati per il controllo degli armamenti. Il Trattato sulle Forze Nucleari a Intervallo Intermedio, che ha sino a ora ha impedito all’America e alla Russia di possedere missili terrestri da 500 km a 5.500 km, non esclude a entrambi i Paesi il dispiegamento degli Hypersonic glide vehicle lanciati da terra. Un secondo trattato, Nuovo inizio, limita il numero di armi a più lungo raggio, ma è in attesa di rinnovo nel 2021. Quando fu negoziato nel 2010, America e Russia concordarono implicitamente che la produzione di questi conturbanti oggetti volanti non avrebbe avuto corso in tempi brevi. Ma si sbagliavano.

Aldo Premoli

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Aldo Premoli

Aldo Premoli

Milanese di nascita, dopo un lungo periodo trascorso in Sicilia ora risiede a Cernobbio. Lunghi periodi li trascorre a New York, dove lavorano i suoi figli. Tra il 1989 e il 2000 dirige “L’Uomo Vogue”. Nel 2001 fonda Apstudio e…

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