I mobili IKEA degli anni ’50 e ’60 tra i pezzi più quotati alle aste. Lo rivela Barnebys

Negli ultimi mesi sono alcuni degli oggetti più desiderati e quotati nel mondo del collezionismo. Stiamo parlando dei mobili IKEA, marchio svedese specializzato in arredamento per la casa i cui pezzi più datati, secondo quanto affermato da Barnebys, raggiungono in asta cifre vertiginose

Se in questi ultimi giorni del 2017 siete stati colpiti da un’improvvisa voglia di cambiamenti e, oltre al classico “nuovo taglio di capelli”, avete intenzione di rinnovare il mobilio della vostra casa, fate attenzione prima di dare via o rottamare sedie, poltrone e tavolini in vostro possesso. Anche se non sembra, infatti, potrebbero valere una fortuna, soprattutto se sono mobili prodotti da IKEA, la nota azienda svedese specializzata nella vendita di mobili e oggettistica per la casa. È questa la singolare “raccomandazione” che Barnebys – il più grande motore di ricerca di aste e oggetti d’arte al mondo che di recente ha inaugurato il nuovo sito in lingua italiana – fa non solo ai suoi collezionisti ma anche a tutti i possessori di mobili e oggetti prodotti dal marchio scandinavo. Sembrerebbe infatti che nel maggio di quest’anno numerosi mobili firmati IKEA siano stati protagonisti di aggiudicazioni record nelle sale d’asta internazionali; risultati, questi, incentivati dal sempre più crescente interesse nei confronti di mobili e oggetti di arredamento IKEA ormai considerati o “classici”.

“Clam chairs” – Martin Olsen, vendute per 170.395 euro dalla casa d’aste Phillips nel 2013

“Clam chairs” – Martin Olsen, vendute per 170.395 euro dalla casa d’aste Phillips nel 2013

LA RISCOPERTA DEGLI ANNI ’50 E ’60 E I RECORD IN ASTA

“Sempre più persone tengono d’occhio la produzione di IKEA dagli anni ’70 agli anni ’90”, spiega il co-fondatore di Barnebys Pontus Silfverstolpe. “Solitamente, quando una nuova generazione di acquirenti si stabilizza a livello economico e inizia ad affacciarsi al mondo delle aste, cerca ciò che la circondava durante la fase di crescita. Lo abbiamo visto chiaramente alla fine del secolo scorso con il boom del design scandinavo degli anni ’50 e ‘60, diventato all’improvviso estremamente popolare. Adesso, lo stesso sta accadendo con il design degli anni ’70-‘90”. In particolare, i mobili che più di altri hanno realizzato prezzi record in asta appartengono alla collezione Åke, composta da poltrone e divani e prodotta tra il 1952 e il 1956. La poltrona Mushroom – conosciuta anche con il nome Clam chair – è invece uno dei mobili più costosi e ricercati in asta: nel corso degli ultimi anni, Mushroom ha scosso il mondo del collezionismo grazie ad un’aggiudicazione da record. Una coppia di poltrone infatti è stata venduta dalla casa d’aste Phillips per ben 170.395 euro, nel 2013.

I FLOP DIVENTATI “MUST-HAVE”

Oggi i collezionisti più attenti sono alla ricerca di mobili IKEA appartenenti alle collezioni Åke e Vilbert, un tempo considerati modesti pezzi di arredamento e oggi indiscussi protagonisti del mercato delle aste, ottenendo risultati dieci volte superiori rispetto al prezzo originale di mercato. “I mobili di IKEA più richiesti nelle sale d’asta sono proprio i loro più grandi flop: quei pezzi che sono stati tolti rapidamente dal mercato perché non si vendevano, o perché troppo cari da produrre”, continua Pontus Silfverstolpe. Invar Kamprad, il fondatore di IKEA, aveva colto da subito il potenziale del binomio industria/design, creando collaborazioni con designer importanti come Verner Panton, Niels Gammelgaard, Thomas Sandell e Ilse Crawford, le cui creazioni oggi sono estremamente richieste in asta. Nonostante ciò, al principio, l’ambizione di Kamprad non fu compresa e sostenuta. Una delle collaborazioni più famose fu quella con Verner Panton, designer danese rinomato per i suoi mobili dai colori accesi e le forme insolite. A metà degli anni ’90, Panton creò la già citata sedia Vilbert: all’epoca fu un vero flop. Oggi, la stessa sedia viene venduta per più di 800 euro in asta e fa parte di quella fetta di mobili IKEA più ambiti dai collezionisti.

– Desirée Maida

www.barnebys.it

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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