Il miglior progetto di interior design del 2015? È in Olanda, in un ospedale pediatrico. Che Tinker imagineers ha trasformato in un luogo da favola

È un ospedale, ma non sembra un ospedale. Non si tratta di un indovinello, ma dello straordinario progetto d'interni del Juliana Children's Hospital a L'Aia, nei Paesi Bassi, firmato dallo studio Tinker imagineers di Utrecht.

L’EXPERIENCE DESIGN NELLE CORSIE D’OSPEDALE

È un ospedale, ma non sembra un ospedale. Non si tratta di un indovinello, ma dello straordinario progetto d’interni del Juliana Children’s Hospital a L’Aia, nei Paesi Bassi, firmato dallo studio Tinker imagineers di Utrecht. Un esempio di experience design totalmente incentrato sul particolare target della struttura pediatrica: bambini e ragazzi, ovvero i pazienti che più di tutti necessitano di un sostegno psicologico oltre che medico, in caso di ospedalizzazione.

UN PERCORSO ARCHITETTONICO CHE DIVENTA RACCONTO

Il progetto di Tinker imagineers è in tal senso paradigmatico, perché introduce tecniche di storytelling e interaction design lungo lo stesso percorso ospedaliero. Dalle sale d’attesa fino agli spazi preoperatori, i pazienti vengono letteralmente accompagnati da cinque personaggi di fantasia – Hugg, Happy, Fold, C-bot e Vizzle – che, comparendo lungo i muri dei vari reparti in scenografie colorate, videoproiezioni e scenari interattivi, divengono una costante “familiare” per i bambini. Distogliendo l’attenzione dagli elementi estranei alla loro dimensione e per ciò stesso ostici, come l’apparecchiatura e le strumentazioni medicali, ma soprattutto evitando che si concentrino sull’esperienza della malattia stessa.
Per quanto l’idea possa sembrare tutto sommato immediata, e quindi facile da realizzare, non bisogna dimenticare che la progettazione di strutture ospedaliere è invece molto complessa, per i requisiti che tutti i luoghi dedicati alla cura devono rispettare: norme igieniche e antinfortunistiche, ottimizzazione degli spazi sia rispetto alle apparecchiature ospitate sia nei movimenti di staff ospedaliero e pazienti stessi (che devono essere i più rapidi e fluidi possibili, in situazioni in cui ogni minuto è di vitale importanza).

UN NUOVO PARADIGMA PER LA PROGETTAZIONE

Il valore del progetto di Tinker imagineers sta proprio nella capacità di coniugare lo standard ferreo, richiesto per questa tipologia architettonica, con un apporto creativo estraneo; senza che le due dimensioni – esigenze mediche e psicologiche – finiscano per ostacolarsi a vicenda. Come ha spiegato Vanessa Brady, presidentessa della Society of British and International Design, il risultato interagisce con l’utente – i bambini, non altri – in un modo assolutamente innovativo; di più, ribalta la comune percezione del design di interni in simili contesti. Un esperimento pioneristico che la Society ha voluto premiare come overall winner degli SBID International Design Excellence Awards 2015, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta a fine novembre a Londra, presso il Dorchester Hotel.

Caterina Porcellini

Juliana Children’s Hospital
Luogo: L’Aia, Olanda
Anno di realizzazione: 2015
Cliente: Hagaziekenhuis + Ronaldmcdonald Huis
Interior design: Tinker Imagineers
Animazioni: Dugour Productions
Fotografie: Fred Ernst, Michael van Oosten
http://www.tinker.nl/en/work/experience-juliana-childrens-hospital

 

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Caterina Porcellini

Caterina Porcellini

Caterina Porcellini è nata a Taranto, si è formata al DAMS di Bologna e professionalmente a Milano. Già durante l'università sviluppa un interesse per l'influenza esercitata dalla tecnologia su pensiero e società, attraverso le tesi di Marshall McLuhan, Walter J.…

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