A Istanbul è in arrivo il nuovo museo per l’arte moderna e contemporanea

Dopo quattro anni di lavori, inaugura il 4 maggio 20203 il nuovo Istanbul Modern Museum, progettato da Renzo Piano. Un modernissimo edificio sulle rive del Bosforo

Progettato da RPBW Architetti (Renzo Piano Building Workshop) in collaborazione con lo studio Arup, l’Istanbul Modern Museum sorge nello storico quartiere del porto di Galata, affacciato sul lungomare della sponda occidentale del Bosforo, e apre le porte al pubblico, dopo quattro anni di lavori, il 4 maggio 2023. Il nuovo edificio sostituisce quello esistente, situato in posizione più interna fra le strade della città vecchia del quartiere di Galata e il terminal portuale destinato alle navi da crociera. Dal lato interno, il nuovo museo si apre su un’area verde e una nuova piazza, realizzata rimuovendo le preesistenti strutture portuali attorno alla torre dell’orologio di Tophane. In questo ampio spazio pubblico, l’edificio si collega a molte strutture monumentali dell’era ottomana, come la moschea Kılıç Ali Paşa di Sinan del XVI secolo, la moschea barocca Nusretiye, il padiglione Tophane Kasrı e la fonderia di cannoni Tophane-i Amire.

Un rendering dell’Istanbul Modern dal lato del Bosforo. Courtesy Istanbul Modern

Un rendering dell’Istanbul Modern dal lato del Bosforo. Courtesy Istanbul Modern

LA NUOVA PROSPETTIVA DELL’ISTANBUL MODERN MUSEUM

Con il suo aspetto industriale minimalista, il nuovo museo crea un forte contrasto architettonico con l’antico quartiere di Galata, ed è in linea con recenti opere di Piano quali il Whitney a New York e il Centro Botín a Santander. L’edificio si sviluppa su cinque piani, tre fuori terra e due interrati, e occupa una superficie totale di 15.000 metri quadrati; la facciata del piano terra è interamente in vetro, mentre quelle dei piani alti includono anche pannelli di metallo lucidato con i quali creare particolari giochi di luce interagendo sia con il sole e il cielo, sia con il riflesso delle acque del Bosforo, in modo da aggiungere un elemento di vivacità, che varia a seconda delle condizioni atmosferiche. Nelle sue ampie sale, il Museo accoglierà le collezioni di arte moderna e contemporanea attualmente ospitate nel vecchio edificio all’interno del quartiere di Galata; fra gli artisti contemporanei in collezione, Tracey Emin, Sarah Morris, Adrian Villar Rojas, mentre fra i moderni il Museo annovera opere di Hale Asaf, Tekezade Said e Hoca Ali Riza.

Un rendering delle sale al piano terra. Courtesy Istanbul Modern

Un rendering delle sale al piano terra. Courtesy Istanbul Modern

ISTANBUL MODERN MUSEUM. UN PIANO URBANISTICO CONTROVERSO

Il nuovo Istanbul Modern costituisce il fulcro del distretto di Galataport, un megaprogetto di rigenerazione urbana fortemente voluto dal governo Erdogan e che si estende su 1,5 km di costa lungo il Bosforo, con l’obiettivo di creare una nuova centralità urbana attorno al terminal delle navi da crociere. Tuttavia, la città ha accolto l’idea del Galataport con molte riserve, contestando principalmente il fatto che per la sua realizzazione sono stati distrutti o profondamente alterati, molti edifici storici dell’antica Costantinopoli dell’Età Ottomana, nonché per la poca trasparenza che ha accompagnato la sua gestazione e il processo di privatizzazione di un’area di litorale che un tempo era invece demaniale.

Niccolò Lucarelli

https://www.istanbulmodern.org/en/

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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