Barcellona: la dimora dell’architetto diventa boutique hotel

Nel cuore della città c’è un hotel che ha preso forma nell’ex abitazione dell’architetto Enric Sagnier, collega più giovane di Antoni Gaudí. Ecco perché è un indirizzo da tenere a mente

Sei anni appena separano Antoni Gaudí dal collega Enric Sagnier. Più giovane del maestro della Sagrada Familia, l’architetto visse e lavorò a Barcellona, incidendo profondamente sulla sua identità urbana. Si tratta infatti del progettista con il maggior numero di opere costruite in città: oltre 380 quelle censite, riunite dal 2009 in un itinerario tematico. Esponente di spicco dell’architettura modernista, si distinse nell’edilizia residenziale, occupandosi anche di sedi istituzionali e amministrative, fra cui il Palazzo di Giustizia. Ultimata nel 1961 da uno dei suoi cinque figli, la Chiesa del Sacro Cuore, sulla sommità del monte Tibidabo, è considerata la sua opera più rappresentativa. E chissà che non abbia preso anch’essa forma al civico 104 di Rambla de Catalunya, ovvero nella dimora-studio dell’architetto.

Hotel Casa Sagnier - Superior. Photo © Rafael Vargas

Hotel Casa Sagnier – Superior. Photo © Rafael Vargas

IL BOUTIQUE HOTEL A 5 STELLE CASA SAGNIER

Eretto nel 1892 e originariamente chiamato Casa Dolors Vidal de Sagnier, in onore della moglie, dopo una fase di abbandono questo edificio è stato ristrutturato in ottica alberghiera per la prima volta nel 2008. Da aprile 2022, a conclusione di un recupero finalizzato alla riscoperta del suo carattere peculiare, ospita le 51 stanze (incluse le 6 suite) del nuovo boutique hotel 5 stelle Casa Sagnier; al piano terra si trova il ristorante mediterraneo e cocktail bar Cafè de l’Arquitecte.
Libero dai vincoli imposti dalla committenza, in questo progetto l’architetto diede prova della propria vocazione eclettica, combinando ad esempio negli interni elementi in stile gotico con sculture ornamentali. Animato dal desiderio di evocare con sobrietà l’atmosfera modernista, e senza riprodurre fedelmente la dimensione domestica di un tempo, Federico Turull dello studio TurullSørensen architects, di base a Barcellona, ha curato la rinascita dello stabile assieme a maestranze capaci di lavorare come avveniva all’epoca di Sagnier. Al risultato finale, denso di allusioni alla sfera artigianale, hanno contribuito le interior designer Núria Pérez-Sala ed Estrella Salietti, la fashion&graphic designer Laura Torroba, autrice di tessuti, illustrazioni e dettagli che ricordano l’atelier di un architetto, e Studio Elefante (Eva Balart e Juan Carballido), cui si devono le installazioni artistiche in omaggio a Sagnier, fra cui un ritratto composto da francobolli.

Hotel Casa Sagnier - Fachada. Photo © Rafael Vargas

Hotel Casa Sagnier – Fachada. Photo © Rafael Vargas

LE CARATTERISTICHE DI CASA SAGNIER

Proponendo un modello di ospitalità analogo al Primero Primera (hotel aperto a Barcellona nel 2011 dalla medesima proprietà, la famiglia Pérez-Sala), Casa Sagnier risulta nel complesso una “composizione aperta, nella quale gli oggetti possono essere aggiunti nel tempo”, proprio come avviene fra le mura di casa. Funzionalità ed equilibrio compositivo prevalgono nelle camere, rinnovate puntando su un evergreen: il binomio bianco e nero.

Valentina Silvestrini

https://hotelcasasagnier.com/es/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #67

Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua 
inserzione sul prossimo Artribune

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più