Dopo Bosco Verticale a Milano Stefano Boeri progetta Bosconavigli

Lo studio di architettura di Stefano Boeri intende realizzare un edificio nel verde nell’ambito di una grande riqualificazione in zona San Cristoforo. Ecco come sarà

Stefano Boeri è ormai un pezzo di storia dell’architettura a Milano: anche per questo l’interesse per la sua ultima proposta è altissimo. Parliamo di Bosconavigli, un progetto di sviluppo residenziale di Stefano Bordi Architetti e Arassociati che sorgerà su un’area da riqualificare di oltre 8mila metri quadri. La zona prescelta è adiacente all’antico borgo San Cristoforo, sul Naviglio Grande ormai dentro alla città, nell’ambito di un grade rinnovamento urbano e forestale dell’area che vedrà la connessione dei Navigli al quartiere intorno a via Tortona. Il progetto – con la progettazione di AG&P greenscape e la promozione degli sviluppatori e investitori di Milano 5.0 – sarà un edificio avvolto in 3mila metri quadri di verde che si mimetizzerà con l’ambiente circostante. “Dopo il successo nel mondo del Bosco Verticale, ha detto Stefano Boeri “il mio studio ha voluto proporre una sua versione che si sviluppa attorno a una corte centrale e a un olmo centenario. Bosconavigli aggiunge alle facciate alberate la presenza delle piante su tutti i tetti, trasformati in terrazze verdi. Un nuovo ecosistema ad alta biodiversità sta nascendo lungo i Navigli, nel cuore della Milano più autentica”, ha concluso.

Bosconavigli Dining credits Echoo Studio

Bosconavigli Dining credits Echoo Studio

COS’È BOSCONAVIGLI

Pensato come un corpo unitario, Bosconavigli sarà quindi racchiuso da una corte e sviluppato in ampiezza con gradonate che ospiteranno terrazze e giardini pensili estendendosi verso le propaggini esterne del capoluogo lombardo. Scendendo morbidamente verso San Cristoforo, le terrazze prenderanno parte alla riqualificazione senza imporsi sul paesaggio: i fronti dell’edificio – che saranno completamente ricoperti di verde urbano – avranno massimo undici piani e scenderanno man mano fino a un’altezza di tre piani. “I canoni architettonici rappresentati in Bosconavigli sono l’esito di una ricerca ultradecennale che punta a riscrivere le caratteristiche tipologiche rilevanti della tradizione milanese guardando a un futuro fatto di edifici performanti e integrati nel tessuto urbano circostante”, ha aggiunto Giovanni da Pozzo di Arassociati. Al di là delle critiche che quando c’è di mezzo Boeri sono sempre in agguato, la virtuosità di Bosconavigli è non solo estetica, ma a quanto pare anche funzionale: il complesso sarà un “organismo vivo” sostenibile, dato che il sistema vegetale è pensato per filtrare le polveri sottili e il particolato riducendo anche il consumo energetico a carico degli inquilini delle circa 90 unità abitative previste. Tra inerzia termica e assorbimento della CO2, le piante e gli arbusti che ricopriranno le residenze faranno la loro parte nella corsa alla sostenibilità della città – senza dimenticare l’apporto dato alla difesa della biodiversità con le 60 specie vegetali previste – affiancate da pannelli solari, raccolta dell’acqua piovana e impianti geotermici. “Bosconavigli nasce da una volontà paesaggistica chiara: contribuire alla riforestazione della città, permettendo una piena integrazione del verde pubblico e di quello privato, pensando agli organismi vegetali come alleati nel contrasto agli effetti deleteri dei cambiamenti climatici”, ha precisato Emanuele Bortolotti di AG&P greenscape.

IL PROGETTO NELLA RIQUALIFICAZIONE DI SAN CRISTOFORO

L’idea dello studio prevede la nascita di una grande area di verde pubblico, soprattutto sul lato est dell’edificio, che aggiungerà alle alberature presenti un filare di peri da fiore, e l’istituzione di una ciclabile in via san Cristoforo in continuità con quello del Naviglio Grande. Il progetto si innesta, quindi, nella grande iqualificazione degli scali ferroviari milanesi che coinvolgerà anche e soprattutto il Municipio 6, dove è previsto un parco pubblico lineare sull’acqua. “Bosconavigli nasce in una zona che sta cambiando profondamente il suo volto, cerniera fra il tessuto urbano ad alta densità e una zona verde caratterizzata dal Naviglio e porta verso il sistema dei parchi. Siamo certi che il progetto potrà essere di guida e faro per un ridisegno positivo dell’intera cornice urbana”, ha commentato Marco Nolli di Milano 5.0, società promotrice dell’intervento.

– Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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