Ossessioni e ispirazioni dello studio 2A+P/A. A Milano

Galleria Antonia Jannone, Milano – fino al 10 maggio 2019. Rileggere la realtà attraverso l’architettura: una mostra riunisce disegni e bozzetti del duo di architetti romani.

Il progetto come forma di conoscenza, di interpretazione della realtà da indagare sia attraverso i propri lavori sia attraverso le opere altrui. È questo il tema della mostra Disegni e progetti, che la storica galleria di architettura Antonia Jannone ha inaugurato in occasione del Salone del Mobile appena concluso, dedicata ai lavori dello studio di architettura 2A+P/A. L’allestimento è organizzato attraverso il rapporto fra due corpi di opere. Una parete esibisce la raccolta di stampe UV su carta 36 disegni, realizzata in occasione della prima Biennale di Orleans e commissionata dal Frac Centre-Val de Loire. La parete opposta, invece, presenta una selezione di progetti esemplificativa delle attività svolte dallo studio nei suoi dieci anni: progetti di concorso, padiglioni espositivi e realizzazioni. Una raccolta di immagini che mette in scena la ricerca poetica dello studio, fondato a Roma da Gianfranco Bombaci e Matteo Costanzo, docenti al Royal College of Art di Londra, con alle spalle una lunga attività sia progettuale che espositiva.

2A+P-A, Nuova Biblioteca Lorenteggio, Milano, 2017. Courtesy Antonia Jannone, Milano

2A+P-A, Nuova Biblioteca Lorenteggio, Milano, 2017. Courtesy Antonia Jannone, Milano

DIALOGHI E CONTRASTI

Ognuna delle stampe interpreta alcune opere che il duo di architetti riconosce come fonti d’ispirazione e leitmotiv del suo lavoro, definendone la grammatica progettuale. Un fitto dialogo ‒ di cui non viene mai perso il filo ‒ tra riferimenti legati a discipline diverse, che accosta i paesaggi di de Chirico con la lampada Rimorchiatore di Gae Aulenti e gli acquerelli di Sottsass, mettendo in continuità passato e contemporaneo. Un percorso che svela analogie e contrasti, citazioni e ossessioni e che ci conferma che progettare non è un’attività definita fin dal suo inizio, ma si struttura nel corso del tempo, si nutre di ciò che l’autore ha visto, studiato, vissuto, così come procede per ipotesi e declinazione di tema, avanzando per limatura verso l’esito definitivo. Non a caso Franco Purini parlava di “comporre l’architettura” e di un progettista che non si limita a seguire regole prescritte ma che, invece, opera delle scelte.

Isabella Clara Sciacca

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Isabella Clara Sciacca

Isabella Clara Sciacca

Giornalista, scrive di temi legati all’architettura e al design per varie testate sia sulla carta che sul web, fra le quali Elle Decor, Interni, Il Giornale dell’Architettura, Artribune, Gorgelous. Con la sua agenzia Sign Press si occupa di comunicazione, branding,…

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