Riapertura del Museo Marino Marini. Conto alla rovescia a Firenze

Dopo la chiusura degli ultimi mesi, per lavori strutturali, il museo ospiterà uno degli eventi di Pitti Uomo 95, kermesse in programma a Firenze dall’8 all’11 gennaio. La prima mostra del “nuovo corso” sarà Effetto Museo. Intrusioni istantanee nei luoghi dell’arte, con le foto di Massimo Pacifico nella cripta.

È, probabilmente, il ritorno più atteso sulla scena culturale fiorentina. Situato a metà strada lungo l’asse che dal Museo Novecento, affacciato su piazza Santa Maria Novella, conduce fino a Palazzo Strozzi, il Museo Marino Marini riaprirà le proprie porte al pubblico con l’arrivo del nuovo anno. Presieduto dal 2016 da Patrizia Asproni, ex Presidente della Presidente della Fondazione Torino Musei, e rimasto chiuso negli ultimi mesi per improcrastinabili lavori strutturali, relativi all’impianto di climatizzazione, l’8 gennaio prossimo accoglierà l’evento celebrativo del trentennale di Slam Jam, eclettica company italiana del settore moda (su invito). Si tratta di uno dei progetti compresi nel palinsesto della 95esima edizione di Pitti Uomo, attesa a Firenze dall’8 all’11 gennaio. Negli spazi del museo è prevista “una serie di interventi che dialogheranno con il contesto circostante, abitato dalle opere dello scultore italiano Marino Marini”. In particolare, nelle giornate del 9 e 10 gennaio, “saranno esperibili da tutti coloro che decideranno di visitare il Museo nei suoi abituali orari di visita”.

Massimo Pacifico, Effetto Museo – Courtesy Museo Marino Marini, Firenze

Massimo Pacifico, Effetto Museo – Courtesy Museo Marino Marini, Firenze

NELLA CRIPTA AL VIA LA MOSTRA “EFFETTO MUSEO”

Contemporaneamente, nella cripta, prenderà ufficialmente il via la mostra Effetto Museo. Intrusioni istantanee nei luoghi dell’arte; curata di Claudio Di Benedetto, è stata presentata in anteprima nei giorni scorsi, al primo degli incontri Visito ergo sum. Il pubblico nei musei, un’occasione di confronto e scambio alla quale hanno preso parte Filippo Cavazzoni, Angelo Crespi, Mauro Felicori e Ludovico Solima. Fino al 25 febbraio, gli scatti di Massimo Pacifico – fotografo professionista e giornalista, originario di Sulmona –, realizzati in alcuni dei principali musei del mondo, metteranno in evidenza la pluralità delle emozioni connesse con l’esperienza di visita. Passando dal Metropolitan Museum a New York al Mercedes Benz Museum di Stoccarda, dal Prince of Wales Museum a Mumbai in India ai Musei d’Arte Moderna di Barcellona, Lipsia, Milano, dal Rijksmuseum di Amsterdam al Victoria & Albert Museum di Londra, Pacifico ha cercato con discrezione e quindi fissato nelle sue opere la spontaneità e l’ampiezza delle reazioni umane all’interno dei musei. Un modo per svelare come la quotidianità riesca a insinuarsi e manifestarsi in questi ambienti e per conoscere le reazioni suscitate dall’osservazione diretta di statue e dipinti in ciascuno di noi.

Massimo Pacifico, Effetto Museo – Courtesy Museo Marino Marini, Firenze

Massimo Pacifico, Effetto Museo – Courtesy Museo Marino Marini, Firenze

ACCESSO GRATUITO E UNA FIERA MENSILE IN PIAZZA

Nonostante le limitazioni dovute alle operazioni in corso negli spazi museali, lo scorso mese di ottobre il Museo ha ospitato Scripta Festival. L’arte a parole, la manifestazione autoprodotta, promossa e organizzata dalla Libreria Brac di Firenze, ideata e curata da Pietro Gaglianò. Proprio in occasione della presentazione di quell’appuntamento, Asproni aveva annunciato alcune delle novità del “nuovo corso”, esprimendo la volontà di circoscrivere il pagamento del biglietto di ingresso alle sole mostre. “Il nostro museo è rivolto ai cittadini, vogliamo che sia un museo della città. – Aveva affermato la Presidente – Proprio per questo lo riapriremo gratuitamente: la collezione permanente sarà a disposizione della città in forma gratuita; le mostre saranno a pagamento”. Del resto, fin dal suo insediamento, Asproni si era espressa in termini di rafforzamento del legame tra Firenze e l’istituzione, lanciando anche l’idea di un possibile impiego dello spazio pubblico antistante il museo. Nel 2019 potrebbe dunque concretizzarsi il progetto di rendere Piazza San Pancrazio “un punto di incontro per bouquinistes, con una mostra-mercato e un programma di reading, presentazioni di libri, cataloghi e libri d’artista, talk e altre iniziative promosse dal museo”, da sviluppare in accordo con l’amministrazione comunale. Tre dovrebbe essere i giorni di apertura settimanale, ogni sabato, domenica e lunedì. Come noto, il Museo – primo spazio sorto a Firenze per ospitare sia una collezione monografica, sia mostre e iniziative dedicate al contemporaneo – racchiude al proprio interno anche il tempietto del Santo Sepolcro, costruito da Leon Battista Alberti su commissione di Giovanni Rucellai. Nel periodo di chiusura, l’istituzione ha promosso e organizzato la prima edizione del Playable Museum Award, premio assegnato all’interaction designer e ingegnere di nazionalità indiana Arvind Sanjeev.

Valentina Silvestrini

www.museomarinomarini.it

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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