Bari: a Fuksas l’onore e l’onere di rifarle i connotati

Si è concluso il concorso internazionale di idee “Baricentrale” per la riorganizzazione delle aree ferroviarie in via di dismissione del capoluogo pugliese. A trasformare il tessuto urbano - a partire dalla riorganizzazione del nodo ferroviario, che ha generato una frattura tra la città ottocentesca e l’espansione moderna - ci penserà Fuksas.

Alla prima fase del concorso Baricentrale hanno partecipato ben 105 gruppi italiani e stranieri tra i quali sono stati selezionati dieci finalisti: Carlos Ferrater (Barcellona), Massimiliano e Doriana Fuksas Design (Roma/Parigi), Metrogramma (Milano), Scape UAPS e LAN (Roma/Parigi), Cobe (Copenhagen/Berlino), Francesco Cellini (Roma), Bolles + Wilson (Muenster), Guillermo Vazquez Consuegra (Siviglia), Allies and Morrison (Londra), Cruz e Ortiz Arquitectos (Siviglia/Amsterdam).
Vincitore del concorso è stato il progetto redatto da Massimiliano &Doriana Fuksas con la collaborazione dell’architetto spagnolo Jordi Henrich I Monrás, individuato all’unanimità dalla giuria presieduta da Anna Maria Curcuruto, direttore della Ripartizione urbanistica ed edilizia privata del Comune di Bari, e composta dall’architetto Boris Podrecca di Vienna, dall’urbanista Paola Viganò, docente della Università IUAV di Venezia e all’Università di Harvard, da Pippo Ciorra, curatore del Museo Maxxi, dall’avvocato Renato Perticarari, esperto dei processi di trasformazione urbana, dall’architetto Claudio Certini e dall’ingegnere Giovanni Nuzzi in rappresentanza degli Ordini professionali di Bari.

Massimiliano e Doriana Fuksas Design - Baricentrale - render

Massimiliano e Doriana Fuksas Design – Baricentrale – render

Durante la presentazione Fuksas ha affermato che alla base del progetto c’è l’idea di far scomparire la ferrovia inglobandola in un grande parco cittadino sopraelevato esteso per circa 3 chilometri da est a ovest, che possa ricucire le due parti di città ed essere realizzato con un budget relativamente basso. Del progetto la giuria ha apprezzato anche un incremento della densità edilizia attuale ben distribuito tra i sette comparti dell’area (78 ettari), la proposizione di soluzioni caratterizzate da un’elevata sostenibilità ambientale, l’individuazione di partiture edilizie e brani di tessuto in grado di caratterizzare e articolare il progetto, il ricorso a una soluzione tecnico-strutturale semplice per la creazione di un involucro “verde” ed efficiente per l’area dei binari, la possibilità di una realizzazione flessibile e progressiva nel tempo, soprattutto grazie alla modularità intrinseca del progetto di copertura dei binari, anche in relazione alle necessità del piano del ferro. La piena collaborazione prestata già in questa fase dalle Ferrovie dello Stato, della Ferrotranviaria e delle Fal – ha sottolineato il sindaco Emiliano – farà sì che un grande sogno possa realizzarsi.
Il progetto, che non prevede l’interramento dei binari, ma solo la riduzione dell’ampiezza del sedime ferroviario e la sua copertura con una struttura prefabbricata a sezione rettangolare larga 20 metri e alta 7, coinvolge anche la stazione centrale, di cui si prospetta una radicale ristrutturazione che ingloberebbe quella esistente.

Massimiliano e Doriana Fuksas Design - Baricentrale - masterplan

Massimiliano e Doriana Fuksas Design – Baricentrale – masterplan

L’area dell’ex caserma Rossani, contigua alla ferrovia, diventerà il polo culturale della città immerso nel verde e dotato di spazi di aggregazione sociale. I cinque edifici esistenti e vincolati saranno restaurati e ospiteranno uffici comunali (Cultura e Marketing Territoriale, Ambiente Verde ed Energia, Sport e Tempo Libero), atelier e residenze per artisti, docenti e borsisti dell’Accademie di Belle Arti, un grande spazio espositivo, la biblioteca pubblica della città con sezioni specializzate e dedicate alle arti visive, al teatro, alla musica e all’architettura, mentre verranno costruiti ex novo un auditorium/performance center polifunzionale (1.000 posti), una caffetteria e un grande parcheggio sotterraneo da 800 posti. A sud-ovest del parco sorgerà invece la città della musica con un ruolo di supporto al Conservatorio Niccolò Piccinni, con la costruzione di un nuovo edificio di 2.000 mq che ospiterà un auditorium da 400 posti e la scuola di musica, mentre  nel parco è prevista un’area per concerti all’aperto da 400 posti.
Costo previsto, 160 milioni di euro, che ancora non è ben chiaro come reperire. Tempi previsti per il completamento del progetto, 15 anni, ma già fra quattro o cinque anni la sistemazione di qualcuno dei sette comparti dell’area potrebbe essere fruibile.

Lia De Venere

www.baricentrale.net

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Lia De Venere

Lia De Venere

Lia De Venere è critico d’arte, curatore e docente ordinaria di Storia dell’arte contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Bari e a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari. Ha lavorato e svolto attività di…

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