Riqualificare con gli artisti. La città francese di Morez fa progettare un ponte all’artista italiano Loris Cecchini
La municipalità di Morez, nel verde della Francia orientale al confine con la Svizzera, ha chiesto all'artista di partecipare con un ponte particolare, tutto in acciaio inox

Alcuni anni fa, sul ciglio del parco dell’Alto Giura (a una manciata di chilometri da Ginevra), la cittadina francese di Morez Hauts de Bienne ha deciso che era arrivato il momento di fare della propria posizione un punto di forza, puntando a benessere e turismo. L’obiettivo, ripensare il rapporto tra i residenti e l’ambiente circostante – una grande area verde che si estende a un parco regionale di 165mila ettari (con la vetta più alta di oltre 1720 metri) – e, dentro la stessa città, il fiume Bienne. È nato così un percorso che connette città e verde attraverso una serie di passerelle, realizzate da un gruppo di artisti contemporanei europei, incluso l’italiano Loris Cecchini (Milano, 1969).

La rivoluzione verde della piccola città di Morez
Le passerelle rappresentano la prima fase del grande progetto di sviluppo Échappée Bienne, che guarda alla creazione di una via verde di 4 chilometri nel cuore della municipalità da cinquemila residenti. Chi attraverserà questa strada potrà passeggiare nel verde o fermarsi al vicino Parc de la Crochère, dove troverà un parco giochi, dei giardini condivisi, un campo da bocce e delle aree di sosta e contemplazione lungofiume. In parallelo, il Parco Naturale Regionale dell’Alto Giura (che comprende oltre cento comuni intorno al massiccio omonimo) sta guidando un processo di rinaturalizzazione del letto del fiume e delle sue rive: un intervento che vuole restituire al corso d’acqua un aspetto più naturale, rafforzando allo stesso tempo l’attrattività e la reputazione della città.
Questo è un po’ un cambio di rotta per Morez, che tra il XIX e il XX Secolo ha vissuto un boom economico come capitale francese dell’occhialeria, attorno al cui settore ha plasmato – e sacrificato – la propria identità e il rapporto con l’ambiente (fiume incluso).
Il progetto delle passerelle artistiche di Morez
La prima passerella pedonale, quella di Jardin Lami Jeune, è pensata proprio per connettere la città al parco: ideata dall’artista Nadine Schütz, si tratta di una struttura metallica costituita da un ponte in grigliato trasparente e da un tetto riflettente in acciaio inox. La seconda è la passerella di Ǫuai Lamy, opera di Jean-François Karst, costituita da un doppio impalcato metallico ellittico e da un parapetto con barre inclinate colorate, che conferisce una dimensione cinetica all’attraversamento e fa riferimento alla storia “ottica” della città; infine c’è la passerella di Quai Jobez – Orbital Promenade, installata sul fiume nei pressi del Museo degli Occhiali e dell’Ufficio del Turismo, ideata dall’artista e scultore italiano Loris Cecchini.





La passerella di Loris Cecchini a Morez
L’opera di Cecchini, con progetto del 2023, consiste in un ponte ciclo-pedonale con una campata di 13 metri in cemento armato che sostiene una nuvola di moduli in acciaio inossidabile – tipici della produzione dell’artista milanese – che accompagnano l’attraversamento. Chi ha visitato il Parco della Luce di Monterosa 21, l’edificio riqualificato dal Renzo Piano Building Workshop a Milano, troverà familiare questa struttura molecolare e modulare, aperta e liberamente interpretabile.
Tutte le passerelle, realizzate in collaborazione con gli studi Bi Ingenierie, Atelier Confluence Architecture e CentQuatre Paris, saranno inaugurate e aperte al pubblico il prossimo 20 giugno.
Giulia Giaume
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