We Are Ona: un ristorante effimero in un palazzo storico di Venezia durante la Biennale

We Are Ona torna a viaggiare per l’Europa con i suoi ristoranti effimeri, stavolta all’insegna di un “art tour” che toccherà anche Milano, Basilea e Arles. Si parte da un antico palazzo veneziano di Castello. Ce lo racconta Luca Pronzato

Nell’autunno del 2021 è stata la volta di una casa di campagna nascosta nel cuore di Parigi, set del temporary restaurant del collettivo We Are Ona per qualche settimana. Ora il progetto approda a Venezia, in occasione dell’apertura della Biennale Arte 2022, per disegnare la prima tappa di un “art tour” che promette di regalare sorprese. We Are Ona è una piattaforma nata nel 2019 con l’idea di valorizzare la creatività dei giovani chef attraverso una serie di appuntamenti estemporanei, che si concretizzano, di volta in volta, in ristoranti effimeri curati nei minimi dettagli, per offrire agli ospiti un’esperienza sempre diversa. E unica nel suo genere. L’ideatore di questo progetto di ristorazione itinerante è Luca Pronzato, parigino di origini italiane, con trascorsi al Noma di Copenaghen, dove ha lavorato in sala. Dall’inizio, Ona – che in catalano significa onda – si è riproposto di dare voce a chi normalmente, al lavoro in una grande brigata, frena il suo istinto e mette da parte la propria personalità, offrendogli la possibilità di esprimersi con libertà.  

We are Ona Art Tour, Venezia

We are Ona Art Tour, Venezia

ONA ART TOUR. L’ESORDIO A VENEZIA 

Il pop up veneziano prende forma nel sestiere di Castello, dal 16 al 23 aprile, dando il via all’Ona Art Tour, che proseguirà in giro per l’Europa seguendo fiere e saloni d’arte, design e architettura. In Laguna, in un palazzo storico affacciato su Fondamente Nove, la cucina di Ona sarà guidata da Thomas Coupeau, giovane chef francese affiancato da un sous-chef italiano. Insieme stanno dando vita in queste giornate biennalesche a un menu da otto portate, ripensando i classici della cucina italiana con ingredienti locali e un twist contemporaneo. In abbinamento, vini naturali selezionati da Luca Pronzato e Lucy Rosedale. Proprio a Luca Pronzato abbiamo rivolto alcune domande sugli obiettivi e le prospettive della nuova avventura di Ona. 

Thomas Coupeau

Thomas Coupeau

L’INTERVISTA A LUCA PRONZATO 

Qual è l’obiettivo di questo nuovo progetto firmato We Are Ona?
Siamo riusciti a creare una comunità di talenti della gastronomia, che include chef, sommelier, produttori di cibo e vino, ma anche designer, artisti, artigiani, ceramisti. E ora siamo entusiasti di mettere insieme tutte queste competenze per creare i nostri prossimi pop up restaurant. Farlo in concomitanza con i nostri eventi culturali preferiti è un modo per continuare a credere nella forza delle comunità creative. Amiamo arrivare nelle città quando sono “infiammate” dalla creatività: art e design week ci offrono questa opportunità. Ecco perché stiamo organizzando molti eventi gastronomici privati per il mondo della moda, del design e dell’arte, che ci permettono di seguire i nostri clienti nei loro viaggi culturali in giro per il mondo. Siamo molto felici di poterlo fare per il nostro pubblico internazionale.
 

We are Ona Art Tour, Venezia

We are Ona Art Tour, Venezia

Quali saranno le prossime tappe?
Dopo Venezia, l’Ona Art Tour farà tappa a Milano durante il Salone del mobile nel mese di giugno, con un altro pop up. E così faremo, sempre a giugno, a Basilea durante Art Basel, per finire a luglio ad Arles, in occasione dei Rencontres de la photographie. In tutte le situazioni abbiamo scelto spazi molto particolari e atipici, per i nostri pop up. È successo a Parigi in autunno, sarà un palazzo storico a Venezia, una fabbrica a Milano, una cisterna a Basilea, delle vecchie stalle ad Arles.

Partiamo da Venezia, allora. Come si articola l’esperienza?
Abbiamo selezionato alcuni prodotti meravigliosi del territorio veneziano, che saranno interpretati da Thomas Coupeau. Eccezionali sono anche i vini naturali che serviremo. Il pop up prenderà forma a Castello, in un antico palazzo dove visse Casanova. Gli ospiti sono invitati a cenare attorno a un tavolo lungo 8 metri, in un magnifico salone senza tempo. E la mise en place punta su ceramiche e stoviglie che abbiamo scovato durante i nostri viaggi in giro per il mondo.  

https://weareona.co/  

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