Libere e sognanti. Ecco le illustrazioni di Susanna Gentili

Fa coincidere bellezza e libertà. Sogna di illustrare una copertina per “The New Yorker”. Lavora in maniera tradizionale, con foglio e matita, per arrivare alla forma digitale solo nella fase finale. È Susanna Gentili e l’abbiamo intervistata

Susanna Gentili è del 1991 e vive a Roma. Ha la capacità di condurre lo spettatore in un altrove sospeso, carico di visionarietà e ispirazione onirica. Di esplorare la complessità dell’universo femminile con ironia e passione. Talvolta con una velata malinconia di fondo che conferisce spessore emotivo e carica ammaliante alle sue illustrazioni.

Traduci il tuo lavoro in tre aggettivi.
Unico, sognante, appassionante.

Parlami della tua formazione e degli artisti di riferimento.
Mi sono laureata presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma in Graphic Design. Più tardi ho proseguito i miei studi a Milano, al Mimaster illustrazione, dove mi sono specializzata nell’illustrazione editoriale per magazine e libri. Tra i miei artisti preferiti: Lorenzo Mattotti, Olimpia Zagnoli, Emiliano Ponzi e Guido Scarabottolo. Tratto, colore, forme, mi affascina tutto di questi quattro maestri. Sono di grande ispirazione per me.

Qual è il tuo concetto di bellezza?
Il mio concetto di bellezza risiede nella libertà. Libertà di essere, libertà d’espressione, libertà di immaginare e sognare.

Cosa sogni di illustrare?
Sogno di illustrare una copertina per The New Yorker. In verità, credo sia il sogno di ogni illustratore.

© Susanna Gentili per Artribune Magazine

© Susanna Gentili per Artribune Magazine

L’ILLUSTRAZIONE SECONDO SUSANNA GENTILI

Descrivi il processo creativo di una tua opera.
Tutto parte da un foglio bianco e una matita ben temperata. Comincio a riempire lo spazio vuoto della superficie cartacea con diversi schizzi, piccole bozze e disegnini confusi. Selezionata e scelta l’idea vincente, il processo creativo continua e si conclude in forma digitale.

Ultimo film visto e ultimo libro letto.
Film: Kill Bill – Volume II. Libro: uno tra i miei preferiti è The Wonderful Wizard of Oz, di L. Frank Baum.

La richiesta più singolare ricevuta.
Creare da zero un’illustrazione in un tempo seriamente breve. Andata in stampa circa 40 minuti dopo la richiesta.

Cosa ti interessa maggiormente della realtà che ti circonda?
È interessante quello che offre, che ci suggerisce. Tante volte le idee più stravaganti o funzionali prendono vita semplicemente guardando quello che ho intorno. C’è sempre qualcosa di nascosto da scoprire, reinterpretare, sconvolgere. Osservare è la chiave di tutto.

Il lockdown ha avuto ripercussioni sul tuo lavoro?
Direi di no.

Roberta Vanali

https://susannagentili.myportfolio.com

Versione aggiornata dell’articolo pubblicato su Artribune Magazine #69

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Roberta Vanali

Roberta Vanali

Roberta Vanali è critica e curatrice d’arte contemporanea. Ha studiato Lettere Moderne con indirizzo Artistico all’Università di Cagliari. Per undici anni è stata Redattrice Capo per la rivista Exibart e dalla sua fondazione collabora con Artribune, per la quale cura…

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