A Palazzo Strozzi una giornata per ricordare il critico d’arte Pier Luigi Tazzi

A un anno dalla scomparsa, l'incontro di Firenze sarà l'occasione per parlare del suo lavoro e di come sia cambiata la figura del critico/curatore dagli anni Ottanta a oggi. Con l'aiuto di Marina Abramovic, Remo Salvadori, Fabio Cavallucci a Hans Ulrich Obrist

Ricordare il lavoro di Pier Luigi Tazzi (Colonnata, 1941 – Montelupo Fiorentino, 2021) a un anno dalla scomparsa. È una dedica piena di stima e affetto quella che Palazzo Strozzi fa al curatore e critico di livello internazionale con un convegno lungo un giorno curato da Lorenzo Bruni e pienissimo di ospiti da tutto il mondo. Dalle 10 alle 19 del 17 dicembre, dal vivo a Firenze e online a questo link, l’incontro all’Altana di Palazzo Strozzi vuole restituire al pubblico i momenti più significativi del percorso di Tazzi e affrontare, a partire dalla sua ricerca, le questioni portate alla luce dalle grandi trasformazioni a cui è stato, ed è ancora sottoposto, il mondo dell’arte e della curatela in particolare.

UNA GIORNATA A PALAZZO STROZZI PER RICORDARE PIER LUIGI TAZZI

La giornata di studi Dal grado zero della critica alla crisi della curatela si sviluppa in quattro tavoli di lavoro prendendo le mosse appunto da Critica 0, il primo dei convegni organizzati dal giovane Tazzi (con Egidio Mucci) tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta a Montecatini, andando poi ad analizzare i fenomeni salienti degli ultimi 40 anni della sua carriera e del mondo dell’arte in generale. I quattro passaggi del convegno, promosso dalla Regione Toscana, sono: Da Critica 0 al futuro della critica; Le trasformazioni della curatela (1992-2022); Decentramento, oltre la globalizzazione e infine L’interdisciplinarità: la Toscana e il mondo, e seguono la trasformazione di Tazzi critico a curatore, la progressiva interdisciplinarità della curatela, la sua decentralizzazione, la messa in discussione del modello occidentale e l’attuale dissolvimento della figura del curatore.

Dopopaesaggio maggio 1997

Dopopaesaggio maggio 1997

METODI E OSPITI DEL CONVEGNO DEDICATO AL GRANDE CRITICO E CURATORE

Il convegno – il cui programma è consultabile per intero a questo link – punta a proporre un dibattito rivolto al futuro, ma è anche l’occasione per individuare l’eredità morale e concettuale di Tazzi a partire dal suo stesso metodo di lavoro, che metteva al centro l’artista e le sue pratiche in un continuo scambio dialettico. Oltre alle testimonianze di colleghi e amici, inframmezzate ai panel, per l’occasione sono state coinvolte personalità internazionali, artisti, curatori ed esperti, come Marina Abramovic, Remo Salvadori, Marco Bagnoli, Cai Guo-Qiang, Denys Zacharopoulos, David Elliott, Rirkrit Tiravanija, Mami Kataoka, Fabio Cavallucci e ancora Angela Vettese, Marco Senaldi, Giorgio Verzotti, Luca Cerizza, Ute Meta Bauer, Viktor Misiano fino a Hans Ulrich Obrist.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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