Un volto nuovo alla Collezione Peggy Guggenheim. Intervista a Karole P.B. Vail

A poche ore dall’annuncio ufficiale dell’incarico, la nuova direttrice della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha incontrato la stampa e gli addetti ai lavori. Regalandoci qualche battuta.

La sempre suggestiva terrazza della Collezione Peggy Guggenheim, affacciata sul Canal Grande, ha fatto da cornice alla presentazione di Karole P.B. Vail nelle vesti di nuova direttrice della sede veneziana. Un incarico importante, gestito fino a oggi da un unico predecessore, Philip Rylands, che abdica al suo ruolo dopo 37 lunghi anni di attività. Dall’11 giugno il passaggio di consegne diventerà esecutivo, sancendo un vero e proprio “ritorno a casa” per Vail, come sottolineato da Richard Armstrong, direttore del Museo e della Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Nipote dell’indimenticata Peggy, Vail ha trascorso molto tempo, durante la propria infanzia, tra le sale del palazzo Venier dei Leoni, trovando nella figura della nonna una ineguagliabile fonte di “educazione informale ma formativa”. Quelli evocati dalla neo-direttrice sono ricordi preziosi, che la vedono al fianco di Peggy Guggenheim a bordo della sua celebre gondola o addormentata in camere da letto le cui pareti erano punteggiate di opere surrealiste, che spaventavano il suo immaginario di bambina. Una storia familiare, dunque, alla quale si mescola il desiderio di rispettare la profonda eredità della mecenate e, al contempo, di guardare al futuro, in linea con il senso di “continua evoluzione” impresso dalla stessa Guggenheim alla sua raccolta. Tra gli obiettivi di Vail, mantenere alto l’impegno della Collezione sul fronte educativo e del dialogo con il pubblico, specie in un periodo storico di grande incertezza come quello attuale. Facendo sì che l’istituzione veneziana continui a essere “un’oasi dove i visitatori possano trovare sollievo e sentirsi uniti”.

Karole P.B. Vail, Karole P.B. Vail, photo David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York, 2017

Karole P.B. Vail, photo David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York, 2017

L’INTERVISTA

L’incarico che lei ha ricevuto ha un peso importante perché insiste su una duplice eredità: familiare, in quanto nipote di Peggy Guggenheim, e professionale, poiché prima di lei Philip Rylands ha diretto la Collezione per 37 anni. Come si è preparata a questo tipo di incarico e quale valenza ha per lei, sul fronte privato e professionale?
Dal punto di vista professionale è un sogno che si realizza. Io sono stata una curatrice per molti anni, però avere la possibilità di dirigere questo museo con lo staff eccellente che lascia Philip Rylands è una occasione da non perdere. È un’opportunità unica anche perché la Collezione è composta di opere del primo Novecento, che è un ambito di mia competenza, dunque sono stata molto fortunata a essere scelta. Poi il fatto che il museo, la Collezione siano stati creati da mia nonna rende il tutto ancora più speciale.

L’istituzione che lei si appresta a dirigere lavora con ampio anticipo dal punto di vista della programmazione espositiva. Quando vedremo in azione il suo taglio direttivo e curatoriale?
Non subitissimo, però ci sto già pensando. C’è una programmazione avviata, ma ho già alcuni progetti. Bisogna anche saper bilanciare quello che è stato fatto, quello che si può fare, le idee in corso. Naturalmente, come dice lei, ci vuole tempo per i prestiti e tutto il resto, ma sono sicura che continueremo a garantire un bellissimo programma.

La Collezione Peggy Guggenheim è stata una antesignana qui a Venezia per quanto riguarda l’impegno di una istituzione privata in ambito culturale. Come intende conservare questo primato? E, in parallelo, quali strategie adotterà per mantenere alta la partecipazione dei visitatori?
Continueremo a lavorare in maniera stretta con i nostri sponsor e spero di poter cominciare a sviluppare anche nuovi rapporti. Per quanto riguarda il pubblico, è cresciuto moltissimo in questi anni. Abbiamo già più di 410mila visitatori, siamo in una posizione unica a Venezia che vogliamo chiaramente mantenere e migliorare, se possibile.

Arianna Testino

www.guggenheim-venice.it

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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