Il nuovo Ministro della Cultura? Lo criticheremo a modo nostro

Una riflessione sull’approccio critico verso il governo appena insediato e, in particolare, verso il neoministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. Secondo Massimiliano Tonelli bisognerà basarsi sui fatti, tanto per incalzare quanto per lodare

Scrivo queste riflessioni il giorno successivo al giuramento del nuovo Governo Meloni. Tenetene conto. L’esecutivo può piacere o meno (a me non piace particolarmente), ma sembra fatto per durare, e parecchio. Teniamo conto anche di questo. Teniamo conto insomma che siamo di fronte a interlocutori che sono qui per restare. Tanto vale mettersi in quest’ordine di idee e tirarne fuori il meglio possibile, attuando approcci costruttivi e riducendo il dispendio inutile di energie determinato dal preconcetto, dalla polemica strumentale, addirittura dal sarcasmo. Insomma, se non ti senti rappresentato dal governo ci sta, ma perché perdere la serietà?

LA QUESTIONE DELLA SOVRANITÀ

La prima cosa che mi è parsa davvero poco seria è stata il tono superficiale delle critiche a caldo. I vestiti, i colori dell’outfit, le gonne e i pantaloni del giuramento, il surplus di odio verso la parola “merito”. La maggior parte di noi poi ha perduto l’occasione di tacere, dimostrando di non saper distinguere il termine “sovranità” dal termine “sovranismo”. Due concetti piuttosto diversi che però, pur di criticare a casaccio, sono stati mescolati e resi poltiglia a uso di milioni di post social perfetti per generare caos su questioni maledettamente serie. Ci si riferiva alla nuova denominazione del Ministero dell’Agricoltura, che oggi contempla anche la “sovranità alimentare”. Pur non sapendo che il tema della “sovranità alimentare”, lungi dall’essere un baluardo protezionistico delle destre, è qualcosa di caro a molti fronti, specie di sinistra, dalla FAO a Slow Food, non sarebbe bastato notare che “sovranità” è un sostantivo presente addirittura nel primo articolo della nostra Costituzione?
Se si vuole legittimamente attaccare un governo, rivolgergli critiche sciocche e prive di sostanza centra semmai l’obiettivo contrario: lo rafforza. Le prime ore non sono state insomma un buon viatico.

“Nulla è impossibile in questa fase, perfino che il governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto nella sua storia repubblicana amministri brillantemente le faccende della cultura”.

Per non cadere in questa trappola cercheremo di criticare il nuovo Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a ragion veduta. Sui provvedimenti, sui risultati, sui numeri. Sulla sostanza più che sulla forma. Non in maniera preconcetta, non per gettarla in burletta, non per fare folklore né per alimentare il pregiudizio di chi è sicuro che siano calati i barbari. Lo criticheremo se farà errori marchiani, se cederà a scelte ideologiche, se tornerà indietro su conquiste fatte negli anni passati per il puro gusto di cancellare ciò che è stato fatto dai predecessori. Ma più che criticarlo per quello che farà, lo incalzeremo per quello che non farà, per l’eventuale immobilismo, per la scarsa personalità, per la troppo limitata forza politica nell’agone del Consiglio dei Ministri. Lo inchioderemo se farà perdere centralità al Ministero della Cultura.
Sempre restando consapevoli (anzi auspicando!) che tutto questo potrebbe non verificarsi. Che potremmo scoprire in Sangiuliano un ministro efficace, innovativo, riformista. Nulla è impossibile in questa fase, perfino che il governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto nella sua storia repubblicana amministri brillantemente le faccende della cultura. È un’ipotesi remota? Lo è. Ma se dovesse palesarsi, sul nostro giornale troverete la lucidità di individuarla e raccontarla in maniera onesta nei prossimi anni.

Massimiliano Tonelli

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #69

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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