Mutui agevolati sui progetti Art Bonus. 20 milioni di euro per restauro di beni culturali pubblici

Grazie al protocollo d’intesa tra ANCI, Istituto per il Credito Sportivo e ALES che potenzia l’Art Bonus sarà possibile portare a termine interventi di salvaguardia del patrimonio culturale dei Comuni italiani.

Comuni italiani
Comuni italiani

Un budget sostanzioso e procedure più semplici per accedere ai mutui agevolati dedicati all’intervento su beni culturali pubblici e garantirne la sopravvivenza in questi tempi difficili di pandemia. A quali condizioni? Essere stati destinatari di erogazioni liberali attraverso Art Bonus. Sono le misure del recente Protocollo d’Intesa Art Bonus, sottoscritto da Associazione Nazionale Comuni Italiani e Istituto per il Credito Sportivo, insieme al ALES Arte Lavoro e Servizi S.p.A.– società MiBACT con il compito istituzionale di gestire e promuovere proprio lo strumento fiscale nato per incentivare il mecenatismo culturale, che mette a disposizione dei Comuni risorse per 20milioni di euro.  

ART BONUS: UNO STRUMENTO PER IL SISTEMA DEI BENI CULTURALI 

L’Art Bonus si conferma una risorsa di grande importanza per il sistema dei beni culturali italiani”, dichiara Mario De Simoni, Presidente e AD di Ales. “Con il nuovo protocollo intendiamo rendere ancora più semplice ed efficace l’utilizzo di questo strumento e dare nuova linfa a una ripartenza che ponga le sue basi sull’immenso patrimonio artistico e culturale diffuso su tutto il territorio nazionale”. La collaborazione già avviata nel 2017 dai tre enti si rafforza, infatti, in direzione di una concessione di mutui fortemente agevolati per il completamento di interventi – di valorizzazione, restauro e manutenzione – già attivati con l’Art Bonus per un importo di almeno il 51% del costo complessivo. Per i Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia la soglia è ridotta al 30% e ogni Comune potrà ottenere uno o più mutui, fino all’importo massimo di 6 milioni di euro. “Collaboriamo con Ales e Anci per contribuire a potenziare lo strumento Art Bonus, non solo attraverso finanziamenti a condizioni fortemente agevolate, ma anche promuovendo e raccogliendo donazioni da soggetti privati”, interviene Andrea Abodi, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Banca sociale leader nel finanziamento all’impiantistica sportiva che ha avviato un percorso di investimenti nel settore dei beni e delle attività culturali. “In questo modo intendiamo favorire lo sviluppo di progetti, l’apertura di cantieri e la ripresa di attività che potranno contribuire, attraverso la cultura e la piena fruizione dei suoi beni pubblici, al ritorno alla normalità e alla ripartenza di tutto il Paese”.

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

ART BONUS: LA STORIA

Introdotto con il Decreto Legge n. 83 del 2014, l’Art Bonus, ovvero il credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali a favore dei beni culturali pubblici e dello spettacolo e poi successivamente esteso ai beni culturali religiosi dei comuni terremotati e a numerosi enti dello spettacolo dal vivo, ha segnato una svolta nel quadro delle agevolazioni tributarie a sostegno della cultura del nostro Paese. Grazie a questo nuovo strumento, ad oggi hanno beneficiato di tale misura 1.884 enti e oltre 15.500 mecenati, per un totale di 3.800 interventi e 464 milioni di euro raccolti su tutto il territorio nazionale. “I Comuni sono custodi dell’identità profonda del Paese e di ciò che lo rende unico a livello internazionale”, conclude Roberto Pella, Vicepresidente ANCI. “Con il potenziamento dell’Art Bonus sarà possibile portare a conclusione interventi di salvaguardia del patrimonio culturale che ne consentano una fruizione ampia e diffusa e contribuiscano a rafforzare la capacità di attrattiva turistica delle realtà territoriali italiane”. Quiil modulo per fare domanda. 

– Claudia Giraud

https://www.creditosportivo.it

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Claudia Giraud
Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate multimediali e cartacee di settore. Dal 2011 fa parte dello Staff di Direzione di Artribune (www.artribune.com ), è Caporedattore Musica e cura, per il magazine cartaceo, la rubrica "Art Music" dedicata a tutti quei progetti dove il linguaggio musicale si interseca con quello delle arti visive. E’ stata Caporedattore Eventi presso Exibart (www.exibart.com). Ha maturato esperienze professionali nell'ambito della comunicazione (Ufficio stampa "Castello di Rivoli", "Palazzo Bricherasio", "Emanuela Bernascone") ed in particolare ha lavorato come addetto stampa presso la società di consulenza per l'arte contemporanea "Cantiere48" di Torino. Ha svolto attività di redazione quali coordinamento editoriale, realizzazione e relativa impaginazione degli articoli per l’agenzia di stampa specializzata in italiani all’estero “News Italia Press” di Torino. Ha scritto articoli e approfondimenti per diverse testate specializzate e non (SkyArte, Gambero Rosso, Art Weekly Report e Art Report di Monte dei Paschi di Siena, Exibart, Teknemedia, Graphicus, Espoarte, Corriere dell’Arte, La Piazza, Pagina).