Nasce Kruso Art. La prima casa d’aste al mondo appartenente ad una banca è italiana

In attività a Milano dal 2018, nel 2022 la casa d’aste Art-Rite è stata acquisita da Kruso Kapital – Gruppo Banca Sistema, diventando il primo operatore nel mondo degli incanti ad appartenere a un gruppo bancario. Più di recente la nuova proprietà ha avviato un più ampio processo di rebranding per la maison, che ora […]

In attività a Milano dal 2018, nel 2022 la casa d’aste Art-Rite è stata acquisita da Kruso Kapital – Gruppo Banca Sistema, diventando il primo operatore nel mondo degli incanti ad appartenere a un gruppo bancario. Più di recente la nuova proprietà ha avviato un più ampio processo di rebranding per la maison, che ora continua le attività con il nuovo nome di Kruso Art. Abbiamo intervistato Federico Bianchi, che guida il Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea, per farci raccontare quali sono le strategie e le progettualità in corso e quelle per il prossimo futuro.

La sale room di Kruso Art, Milano. Courtesy Kruso Art 
La sale room di Kruso Art, Milano. Courtesy Kruso Art 

L’intervista alla nuova Kruso Art 

Kruso Art è il nuovo nome della casa d’aste milanese Art-Rite. Cosa significa per voi questo nuovo marchio?
L’operazione riflette l’impegno nel consolidare l’appartenenza a Kruso Kapital S.p.A., rafforzando al contempo la nostra presenza nel settore delle aste di opere d’arte e oggetti da collezione. Il rebranding rappresenta un entusiasmante passo in avanti per la casa d’aste, con la volontà di guardare al futuro con una veste fresca ed elegante, senza però perdere di vista l’obiettivo di offrire alla nostra clientela esperienze di aste uniche e dall’attenzione curatoriale. Non per ultimo, la scelta è stata compiuta anche per creare correlazione con la App KrusoK Aste, sviluppata da Kruso Kapital, e che da febbraio 2025 ospita anche le nostre aste permettendo ai collezionisti di partecipare tramite questo canale.

Dal 2022 la casa d’aste è stata acquisita da Kruso Kapital, diventando la prima nel panorama italiano di proprietà di un gruppo bancario. Quali i driver di innovazione di cui avete beneficiato?
Il processo di acquisizione, che si configura appunto come caso unico nel panorama italiano, ha rappresentato per la nostra realtà il conseguimento di un percorso pluriennale che ci ha portato a una sempre maggiore collaborazione con gli operatori e le istituzioni del sistema finanziario per l’investimento in opere d’arte in quanto asset class. Siamo dunque diventati parte di Kruso Kapital muovendo così un ulteriore passo verso un allargamento della nostra clientela e una maggiore presenza e visibilità in nuove aree di mercato.

Aste e banche. L’arte come bene da investimento 

Dove si incontrano mondo del collezionismo e settore bancario? 
L’apparente distanza tra mondo dell’arte e settore bancario si è progressivamente ridotta nel corso del tempo come del resto testimoniato, ad esempio, dall’attività pioneristica di Jeffrey Deitch con Citibank nel 1978 fino ad arrivare alla volontà da parte di veri e proprio colossi del mondo bancario, quali UBS o Deutsche Bank, di strutturare collezioni di prim’ordine, nonché di fortificare il legame con il mondo dell’arte tramite molteplici attività di sponsorizzazione. 

A quali esigenze di investimento risponde la proprietà di una casa d’aste e quali competenze possono essere messe in condivisione e a valore da questo unicum?
Seppur in piccola parte, anche il processo di acquisizione che ci ha coinvolti può essere identificato come un passo in avanti nella strutturazione di un simile rapporto, vista – come accennato – l’unicità dell’operazione. In termini di competenze, è ovvio che una certa distanza tra gli ambiti resterà invariata. Il flusso di attività e i parametri di valutazione delle performance sono sideralmente differenti, quanto la tipologia di professionalità impiegate. Al tempo stesso, avere a disposizione un punto di vista esterno al mercato dell’arte può rappresentare un valore aggiunto in termini di offerta di nuove soluzioni gestionali.

Il vostro assetto vi protegge in momenti di incertezza del mercato dell’arte? 
Essere parte di un gruppo bancario ci tutela maggiormente in momenti di incertezza di mercato e, al tempo stesso, ci consente di costruire una reputazione più solida: il grado di formalizzazione e trasparenza che ci viene richiesto in tutti i processi d’asta è senz’altro più strutturato rispetto agli standard comunemente adottati dal settore. Lo considero un netto vantaggio in un mercato che richiede sempre più chiarezza e correttezza professionale. 

Federico Bianchi, Capo-dipartimento, Arte Moderna e Contemporanea. Courtesy Kruso Art 
Federico Bianchi, Capo-dipartimento, Arte Moderna e Contemporanea. Courtesy Kruso Art 

Evoluzioni del mercato e risultati di Kruso Art 

Come vede evolversi gli scenari del mercato dell’arte? 
In termini di andamento, anche stando a quanto riportato dagli ultimi report, la fase di stallo (soprattutto se si guarda ai segmenti più alti) sembra si stia protraendo. Qualcosa di abbastanza prevedibile considerando il clima di forte incertezza che caratterizza l’attuale scenario geopolitico internazionale. Per quanto ci riguarda, ravvisiamo un segnale più che positivo nell’incremento del volume di transizioni di opere con fasce di prezzo più contenute, sintomo dell’attivazione di un collezionismo più giovane e dalle disponibilità più limitate.

Al primo appuntamento con l’arte moderna e contemporanea di Kruso Art, lo scorso 17 aprile, il top lot è stato il dipinto giovanile di Tullio Crali, Le forze della curva (1929-1930 circa), che ha raggiunto quota €25.500. Quali i migliori risultati in questo primo semestre 2025 anche negli altri dipartimenti?
L’asta di Gioielli, Orologi e Argenti del 15 maggio ha messo in luce risultati più che soddisfacenti con una percentuale di venduto di circa il 50% in cui spicca l’aggiudicazione della tiara e collana Chaumet della collezione Joséphine esitata a €87.500 (diritti inclusi). Tra gli altri momenti da segnalare, meritano certamente una menzione la vendita della lettera a mezzo vapore francese Pausilippe a €40.260 (diritti inclusi) in occasione dell’asta di Filatelia del 16 aprile e del “Liber Chronoricarum cum figuris et imaginibus ab inicio mudi” a €38.750 (diritti inclusi) nella nostra asta inaugurale del dipartimento di Libri antichi, autografi e collezionismo cartaceo del 20 marzo. Quest’ultima ha rappresentato, tra l’altro, un’altra importante conquista trattandosi della centesima asta: a riprova del percorso di crescita che ha caratterizzato la nostra storia finora. 

Lusso e nuove generazioni per il collezionismo del futuro

Un altro fronte che vi ha visto impegnati è stato quello del collezionismo della moda di lusso, con l’apertura del nuovo dipartimento dedicato. Quali tendenze e quale mercato vedete emergere in questo segmento?
Le potenzialità legate al settore del Luxury Fashion sono innegabili, soprattutto se rapportate a questo momento storico. Guardando infatti allo scenario internazionale, l’impatto del “Great Wealth Transfer”, che stima un passaggio di circa 84 trilioni di dollari da una generazione all’altra nei prossimi 20-25 anni, potrebbe davvero essere decisivo nella rimodellazione delle intenzioni di acquisto dei nuovi, principali, player di mercato per cui non è assolutamente scontato che il settore dell’arte moderna e contemporanea continui a rappresentare l’ambito di interesse primario. 

Generazioni differenti esprimono gusti e preferenze e comportamento di acquisto differenti, quindi?
Il profilo di questa nuova tipologia di collezionismo è decisamente differente rispetto alle generazioni precedenti, come testimoniato sia dal maggior interesse nei riguardi di autori contemporanei (rispetto agli storicizzati) che dalla volontà di esplorare tutti gli altri segmenti del settore luxury.

Come profilerebbe la vostra base di collezionisti e appassionati? 
Il nostro può essere identificato come un collezionismo dall’età anagrafica abbastanza eterogenea e prevalentemente italiano, anche se non mancano i contatti con l’estero, specialmente con Stati Uniti, Francia e Olanda. L’obiettivo è e sarà sempre quello di consolidare i legami con la clientela esistente, cercando simultaneamente di intercettare nuovi segmenti di mercato in un processo di crescita continua.

Quali previsioni e strategie metterete in campo nel prossimo futuro e quali i prossimi appuntamenti da non perdere?
In termini di strategie, sarà probabilmente necessario passare per un rafforzamento dei nostri canali di vendita online nonché per una maggior strutturazione della nostra presenza sul territorio italiano in concomitanza dei più importanti eventi legati al mondo dell’arte. In merito ai nostri prossimi appuntamenti segnaliamo che il prossimo 26 giugno si terrà l’asta di Libri antichi, autografi e collezionismo cartaceo, per la quale siamo in fase di completamento della raccolta, mentre chiuderà la stagione l’asta di Arte moderna e contemporanea, in programma il 3 luglio 2025.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna "Economia e Mercato dell'Arte" e "Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni" al Master Accademico in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia…

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