Il collezionismo può essere alla portata di tutti? Il progetto Micro_Mosso

Abbiamo incontrato il team di Micro_Mosso, associazione culturale che cerca di educare a un collezionismo consapevole, a prezzi accessibili

Come ogni autunno gli occhi degli appassionati d’arte si sono concentrati sulle cifre siderali raggiunte dalle aste. Quest’anno molti record sono stati infranti, primo fra tutti il tetto del miliardo di dollari per una singola asta (l’eclettica collezione di Paul Allen, all’incanto da Christie’s New York lo scorso 10 novembre, è stata venduta per 1,6 miliardi di dollari). Tutto questo alimenta la sensazione (o il pregiudizio) che l’arte sia appannaggio di pochi. Certo, non tutti si possono permettere un Seurat da 150 milioni, ma il mercato dell’arte non è solo cifre da capogiro.
L’associazione culturale Micro_Mosso intende ribaltare questa convinzione, dimostrando che per essere collezionisti non servono poi grandi conti in banca. Sul sito web di Micro_Mosso, infatti, è possibile acquistare le opere di artisti emergenti (create appositamente per la collaborazione con l’associazione) spendendo davvero poco: i prezzi, che variano in base all’artista e all’opera, non superano i 250 euro. Le opere sono poi imballate e spedite dall’associazione all’indirizzo dell’acquirente, corredate dal rispettivo certificato di autenticità. Nel prezzo delle opere, inoltre, è inclusa la quota di tesseramento all’associazione, che permette di accedere a diversi contenuti e incontri legati al mondo dell’arte contemporanea.
Abbiamo conosciuto e intervistato il team composto da Giulia Zompa (direttrice e fondatrice), Maddalena Schiavini, Maddalena Gitti, Elisa Mazzucchelli, Eva Adduci, Benedetta Nucci, Chiara Vignandel, Micol Battaglia, Agata Miserere e Martina Pettazzoni.

Il team di Micro_Mosso

Il team di Micro_Mosso

INTERVISTA A MICRO_MOSSO

Da quali esigenze nasce Micro_Mosso?
Micro_Mosso è un’associazione culturale che cerca, innanzitutto, di uscire dall’autoreferenzialità del mondo dell’arte e di aprirsi a un pubblico vario, non solo di addetti ai lavori. Ci si lamenta spesso di non essere capiti dall’esterno, ma forse siamo anche noi che non ci facciamo capire.

Come mai avete scelto questo nome?
Il nome è stato preso in prestito dall’ambito della fotografia: “micromosso” indica il particolare effetto di sfocatura dei contorni delle figure di una foto, che conduce a un risultato inaspettato. Questo pensiero si traduce nel nostro claim: “un piccolo spostamento che può fare la differenza”. Non vogliamo essere rivoluzionarie ma compiere un piccolo, ma significativo, passo al di là di quella barriera che separa il mondo dell’arte da tutto il resto.

Il logo di Micro_Mosso

Il logo di Micro_Mosso

Tra le vostre attività ci sono le Capsule Collection: di cosa si tratta?
Le Capsule Collection sono collaborazioni bimestrali con artisti che pensano e creano delle opere appositamente per Micro_Mosso, acquistabili poi sulle nostre piattaforme a prezzi accessibili. È il punto cardine del nostro progetto, con cui vogliamo da un lato promuovere il lavoro di giovani artisti attraverso una comunicazione ampia del loro lavoro, dall’altro puntare sull’idea che ognuno meriti di possedere qualcosa di prezioso come un’opera d’arte. Creiamo occasioni uniche dal punto di vista economico, vendiamo a prezzi introvabili altrove. Ovviamente gli artisti con cui lavoriamo devono condividere con noi questa idea di collezionismo agile, che punta molto sui giovani, ma non solo. Abbiamo da poco lanciato la nostra sesta Capsule Collection, firmata Sveva Angeletti, di cui siamo entusiaste.

Proponendo opere a prezzi bassi non si rischia di inficiare le quotazioni di mercato degli artisti?
Va precisato che – fuori dalla Capsule Collection – è giusto che gli artisti abbiano altri prezzi: non vogliamo sminuire il loro lavoro e infatti garantiamo un rimborso delle spese di produzione. Il riconoscimento della professionalità del lavoro dell’artista è un aspetto imprescindibile. Anche per questo teniamo a comunicare al pubblico anche le “opere d’archivio” degli artisti con cui collaboriamo, ovvero quei lavori che non fanno parte della Capsule Collection e che hanno prezzi di mercato più elevati.

Sveva Angeletti, Le cose che mi mancano di te, 2022, courtesy l'artista e Micro_Mosso

Sveva Angeletti, Le cose che mi mancano di te, 2022, courtesy l’artista e Micro_Mosso

MICRO_MOSSO: UNA NUOVA IDEA DI COLLEZIONISMO

Perché collezionare opere di artisti emergenti?
Collezionare giovani artisti significa contribuire al formarsi della nostra contemporaneità, della produzione culturale del nostro tempo. Noi offriamo la possibilità di iniziare a collezionare opere a basso costo, ma non di bassa qualità, con la speranza che si avvii un percorso di collezionismo che magari, un domani, potrà spostarsi su altre cifre.

Secondo voi, cosa vuol dire “collezionare bene”?
Significa saper combinare passione e consapevolezza a una logica di investimento, riconoscendo quindi il ruolo e il contributo che si può avere nella promozione e nel sostegno degli artisti attraverso l’acquisto di una loro opera. È una formula non scontata per alcuni collezionisti, che spesso indirizzano i propri investimenti verso artisti established o mid-career.
Per Micro_Mosso educare a un buon collezionismo significa soprattutto stimolare l’interesse per i giovani artisti italiani, sostenerne la crescita, creando situazioni di incontro e dialogo con loro.

Giovanni Rossi, L'ora dell'Uomo (Vol. 1), 2022, courtesy Micro_Mosso

Giovanni Rossi, L’ora dell’Uomo (Vol. 1), 2022, courtesy Micro_Mosso

LA DIVULGAZIONE SECONDO MICRO_MOSSO

Non vi occupate solamente di collezionismo, la vostra è anche una piattaforma di informazione.
Fare informazione per noi è fondamentale, in quanto il nostro scopo è quello di fornire conoscenze e strumenti utili alle persone per muoversi nel complesso mondo dell’arte contemporanea.
I nostri contenuti sono infatti per lo più divulgativi sull’arte e sul suo mercato: #ArtBC è una rubrica caratterizzata da micro-lezioni in pillole sulla storia dell’arte contemporanea, focalizzate in particolar modo sul secondo Novecento; #ArtAlert è una piccola rassegna stampa sulle notizie del mondo dell’arte che riteniamo più significative e #aparolemosse analizza il sistema professionale dell’arte, spiegandone la terminologia specifica attraverso piccoli focus.

Micro_Mosso è anche offline: quanto è importante un rapporto diretto con il pubblico?
Il nostro canale di comunicazione principale è Instagram che, sebbene abbia un enorme potenziale per la diffusione del progetto, presenta anche molti limiti (il minutaggio dei video in primis). Attraverso gli incontri offline – come visite guidate, studio visit ed eventi in collaborazione con collezionisti – abbiamo la possibilità di conoscere chi ci sostiene, raggiungere un pubblico più ampio rispetto a chi già ci conosce tramite i social e di confrontarci direttamente con loro. Questi incontri (che non escludono momenti conviviali, come una cena o un aperitivo) sono occasioni interessanti sia per chi ne usufruisce sia per noi di Micro_Mosso, perché creano importanti contesti di dialogo e apprendimento, dall’orizzonte più intellettuale a quello più umano.

Visita a Villa Panza organizzata da Micro_Mosso

Visita a Villa Panza organizzata da Micro_Mosso

IL FUTURO DI MICRO_MOSSO

Ultima domanda: cosa c’è nel futuro di Micro_Mosso?
Sicuramente la nostra priorità al momento è mantenere costante l’impegno su ciò che stiamo già facendo: una divulgazione attiva e attenta rivolta a un pubblico più ampio possibile. Nello specifico, stiamo per lanciare la seconda edizione del nostro Corso d’Arte con lezioni tematiche di approfondimento per chi aveva già partecipato l’anno scorso. Un paio di sogni nel cassetto, però, ce li abbiamo anche noi, ve lo dobbiamo confessare! Ci piacerebbe poter proseguire la nostra opera di divulgazione in modo più concreto, dando vita a un mezzo che vada oltre il nostro canale Instagram, come ad esempio un blog o una rivista in cui “dire la nostra” senza remore. Inoltre, ci piacerebbe poter organizzare un evento, che ci permetta di mettere in un’unica stanza tutto ciò che rappresenta per noi Micro_Mosso: il team, che al momento è dislocato per il mondo, gli artisti delle nostre Capsule Collection e, ultimo ma non meno importante, il pubblico che ci sostiene.

Alberto Villa

https://www.micro-mosso.com/
https://www.instagram.com/micro_mosso/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di arte contemporanea scrivendo per magazine di settore e curando mostre. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di…

Scopri di più