Il 2022 da record delle case d’asta globali: ecco com’è andata a Christie’s, Phillips e Sotheby’s
In chiusura d'anno sono stati diffusi dalle principali case d'asta di scala globale, Christie's, Phillips e Sotheby's i dati sui fatturati del 2022. E sono tutti concordi: è stato un anno da record
È stata Sotheby’s a metà dicembre la prima casa d’asta internazionale a rilasciare i dati sui fatturati dell’anno che si sta per concludere, subito seguita da Phillips e da Christie’s. Al di là della tempestività e della volontà di comunicare appena possibile – persino troppo presto, si potrebbe dire – i numeri sullo stato di salute del mercato degli incanti, ad accomunare i tre bilanci di fine anno sembra essere, stando a quanto dichiarato, la stessa soddisfazione per un 2022 da record, con i fatturati più alti di sempre. Insieme a una tendenza condivisa a spingere l’acceleratore su una sempre più forte internazionalizzazione attraverso i presidi in Asia e Medio-Oriente e, su tutto, all’incrollabile resilienza del mercato dell’arte ai suoi livelli apicali.
UN ANNO DA RECORD PER SOTHEBY’S
A gioco non ancora fermo, Sotheby’s avvia i festeggiamenti per un 2022 da ricordare, con un fatturato globale di vendita che a fine anno, secondo le proiezioni, dovrebbe arrivare oltre gli 8 miliardi di dollari, la cifra più alta nella storia della casa inglese. Alle aste di Fine Art e Luxury che valgono $6.4 miliardi si aggiungeranno circa $2.3 miliardi attesi dalle nuove acquisite RM Sotheby’s per le auto da collezione e Sotheby’s Concierge Auctions per il real estate, mentre $120 milioni dovrebbero confluire dal settore Luxury. Le Private Sales si attestano intanto su $1.1 miliardi. Centrali sono state le collezioni single-owner, come la Solinger e la Macklowe o la Hotung, che da sole hanno totalizzato 800 milioni di dollari, così come il nuovo format The Now e l’attenzione alle artiste (+70% di vendite dal 2019). Mentre il segmento Luxury ha più che raddoppiato il suo fatturato. Ed è intanto record anche per una nuova generazione di bidder under 40, mai così tanti come nel 2022, mentre nel settore lusso si è addirittura triplicata la platea under 20. Un risultato da segnalare infine per l’Italia che con €38.6 milioni ha messo a segno il totale più alto negli ultimi dieci anni e il record di Natura morta di Giorgio Morandi come l’opera di arte moderna e contemporanea più costosa mai aggiudicata in un’asta italiana (€3.4 milioni).
UN NUOVO RECORD DI FATTURATO PER PHILLIPS
Anche Phillips ha registrato il più alto fatturato della storia della compagnia, e per il secondo anno consecutivo, andando ad attestarsi a 1.3 miliardi di dollari e +20% nelle vendite private a 250 milioni di dollari (ancora suscettibili di ulteriori incrementi prima della fine dell’anno), con alcuni momenti miliari come il lotto più costoso mai venduto dalla casa – Untitled di Basquiat dalla collezione Maezawa aggiudicato a 85 milioni di dollari – e diversi primati nel segmento degli orologi da collezione. Ottima la ricezione dell’identità della casa d’aste anche tra le nuove generazioni, con un terzo di compratori ascrivibili al target dei Millennial, e un posizionamento sempre più forte nel settore dell’ultra-contemporaneo, con 148 artisti al debutto in asta nel 2022.
IL 2022 DELLA CASA D’ASTE CHRISTIE’S
Le vendite globali ammontano per Christie’s a 8.4 miliardi di dollari, il più alto totale annuo per la casa e nella storia del mercato, diviso tra vendite in asta (7.2 miliardi) e private sale (1.2 miliardi). “Tre fattori spiegano questa performance”, secondo il CEO Guillaume Cerutti: “la resilienza dei mercati di arte e lusso, il notevole successo di alcune grandi collezioni – come l’indimenticabile vendita della Paul Allen Collection – e l’expertise e il duro lavoro dei nostri team nel mondo”. Incremento del 17% dal 2021 nelle vendite globali della casa inglese, anche qui come già da Sotheby’s con le collezioni singole a fare la parte delle leonesse. A cominciare dal record per la più costosa collezione mai aggiudicata in asta con la vendita della Allen Collection a 1.62 miliardi di dollari e continuando con le raccolte Ammann ($359.2 milioni) e Bass ($363.1 milioni). Ed è stato record anche per l’aggiudicazione di Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol a 195 milioni, la più costosa opera del XX secolo in asta, e per la più preziosa fotografia mai aggiudicata, Violon d’Ingres di Man Ray ($ 12.4 milioni).
Cristina Masturzo
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