In Francia è stato venduto in asta il primo SMS della storia per 107 mila euro

L’evento si è svolto a Neuilly-sur-Seine, grazie a un’operazione promossa dalla casa d’aste Agutte assieme a Vodafone, proprietaria del messaggio. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza dalla compagnia telefonica britannica e donato all’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati

Il primo sms della storia. Credits Aguttes
Il primo sms della storia. Credits Aguttes

“Merry Christmas”: niente segni di interpunzione, emoticon o gif. Solo un messaggio telegrafico, due parole inviate da un computer fisso a un telefono cellulare, il primo passo verso una rapida rivoluzione della telecomunicazione globale. Sono passati 29 anni dal primo SMS della storia: un tempo relativamente breve ma sufficiente a passare dal cordless allo smartphone, dalle telefonate a pagamento al 5G, dai primi cellulari con l’antenna agli imprenditori digitali. Un lasso di storia scandito da rapidi cambiamenti ed evoluzioni, un percorso alla cui origine c’è sempre lui: il primo SMS, acronimo di Short Message Service.

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VENDUTO IN ASTA IL PRIMO SMS DELLA STORIA

Alla base di questo primo tentativo vi era l’intenzione di recapitare ai numeri telefonici desiderati codici in formato testuale, utilizzando i segnali di servizio già in funzione tramite i ripetitori e rendere in questo modo le infrastrutture più versatili senza costi aggiuntivi. Il messaggio – inviato il 3 dicembre 1992 dall’ingegnere di Vodafone Neil Papworth – è stato trasformato in NFT – Non Fungible Token e venduto all’asta grazie a un’operazione concordata tra Vodafone, proprietaria di diritto dell’“oggetto” all’incanto, e Aguttes, casa d’aste con sede a Neuilly-sur-Seine. Un paradosso dell’evoluzione tecnologica, l’ultima frontiera del mercato digitale che garantisce e autentica un “reperto archeologico” nato sulla soglia del ventunesimo secolo. Ad aggiudicarselo è stato un acquirente anonimo per ben 107 mila euro. Il ricavato andrà in beneficenza: l’operatore britannico ha infatti annunciato di volerlo devolvere a Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati.

-Giulia Ronchi

https://www.aguttes.com/

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Giulia Ronchi
Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando mostre e workshop con artisti emergenti del panorama milanese. Ha curato il progetto Dissuasori Mobili, presso il festival di video arte “XXXFuoriFestival” di Pesaro. Ha collaborato con le riviste Exibart e Artslife, recensendo mostre e intervistando personalità di spicco dell’arte. Ha collaborato con le testate femminili Elle, Elle Decor, Marie Claire e il maschile Esquire scrivendo di arte, cultura, lifestyle, femminismo e storie di donne.