Quando e come è stato acquistato il primo NFT: tutta la storia

Era il 2014 e al New Museum di New York andava in scena la quinta edizione della conferenza “Seven on Seven”. Se volete conoscere il resto della storia, leggete qui

Ci sono momenti della storia che cominciano esattamente con la stessa resilienza di un qualsiasi lunedì mattina, per poi trasformarsi decenni dopo nella scena madre di un film o nel capitolo conclusivo di un volume biografico dedicato a una persona o un’invenzione responsabile di un fondamentale cambiamento. È sabato 3 maggio del 2014 a New York, nella stretta sala conferenze del New Museum situato al 235 di Bowery le sedie vengono disposte una di fianco all’altra senza nemmeno risparmiare lo spazio minimo utile ad allungare le gambe. Fervono i preparativi per la quinta edizione della conferenza Seven on Seven, l’evento riunisce i leader dell’arte e della tecnologia per una collaborazione creativa estesa, unendoli a coppie e dando loro un semplice compito: “fare qualcosa”. Tra gli altri, nella lista degli speaker di questa edizione, compaiono i nomi di Anil Dash e Kevin McCoy. Il primo è un imprenditore interessato allo studio dell’ottimizzazione del tempo trascorso sui social media. Il secondo è un artista affermato votato all’esplorazione delle mutevoli condizioni riguardo a ruoli sociali, categorie, generi e forme di valore.

Monetized Graphics Presentation

Monetized Graphics Presentation

ANIL DASH E KEVIN MCCOY AL NEW MUSEUM DI NEW YORK

L’intervento dei due è l’ultimo degli otto previsti dal panel cominciato sei ore prima e nessuno dei posti in sala è vuoto. Il moderatore spiega al pubblico che non esiste alcuna particolare ragione per la quale l’organizzazione abbia deciso di accoppiare i due, se non aver percepito una particolare sinergia di intenti emersa da alcune conversazioni intrattenute con loro in passato. Prima di cedere spazio all’intervento aggiunge: “Non so se però questa nostra intuizione li aiuterà a realizzare il progetto che stanno per presentare”. I due relatori al centro del palco armeggiano impacciati sui loro laptop sincerandosi che le connessioni video, audio e di rete siano attive. Anil prende la parola annunciando che saranno molteplici i concetti che andranno a esporre, ma che fortunatamente Kevin ha prodotto un breve filmato che li riassume tutti e preme il play. Le luci in sala si spengono mentre un suono elettronico distorto rompe il silenzio. Lo schermo nero alle loro spalle viene illuminato da un sole stilizzato dal cui centro si ingrandisce sempre di più una scritta dallo stile techno-fantascientifico di color fucsia. “Monetized Graphics”, e il pubblico esplode in una risata corale unita agli applausi.

First NFT Transaction

First NFT Transaction

BITCOIN, BLOCKCHAIN E CRIPTOVALUTA

L’intervento riprende esponendo le criticità messe in relazione tra le due comunità prese in esame per la ricerca di una nuova soluzione, quella degli artisti digitali e quella degli sviluppatori delle criptovalute. Nel campo dell’arte digitale la maggior parte delle opere è trattata come fosse senza valore causa la sua non fisicità. Per aumentare la propria visibilità e la circolazione della propria arte un artista è spesso portato a regalare una delle sue creazioni, creando così una tensione tra la promozione e la costruzione di un mercato. Una criptovaluta invece è l’ultima cosa interessante che si può sviluppare con la tecnologia blockchain. La maggior parte degli sforzi su tecnologia Bitcoin rischiano di non portare ad alcun impatto significativo di natura sociale o culturale, destinandola alla privazione di alcuna connessione con i mercati reali. Tramite la verifica di unicità dell’edizione limitata e la provenienza associata a una catena di proprietà, invece, gli artisti potranno rafforzare il valore delle loro opere e la tecnologia Bitcoin potrà trovare significato e scopo. Così, grazie all’unione delle due problematiche iniziali, una persona che afferma la proprietà di un’immagine può essere verificata da altri tramite hash depositato su blockchain e un’immagine può essere verificata come l’autentica creazione di un artista, teorizzando così la possibile creazione di un nuovo mercato basato sulla protezione e il valore creato attorno all’arte digitale.

LA PRIMA VENDITA DI UN NFT

A questo punto Kevin annuncia di aver sviluppato una demo capace di mettere in pratica quanto appena descritto, digita sul browser monegraph.com e tramite autentificazione con Twitter, quale verifica della sua figura d’artista, vi accede e ne mostra velocemente il funzionamento, venendo però interrotto da una domanda proveniente dal pubblico: “È già possibile acquistare un’opera?”. Anil fissa Kevin che lo interroga su quanto sarebbe disposto a pagare per aggiudicarsi la proprietà di una gif animata, un veloce scambio tra i due accompagnato dall’ilarità generale della sala attesta il valore dell’opera a quattro dollari americani e in pochi secondi il primo acquisto di un NFT viene compiuto. “Questo,” aggiunge Kevin a trasferimento avvenuto sul wallet di Anil, “è il giorno più triste nella storia delle vendite della mia arte”, senza realizzare invece di aver appena scritto l’inizio di una nuova pagina della storia dell’arte.

Bruno Pitzalis

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Redazione

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