L’asta primaverile di Sotheby’s Milano è nel segno di Roman Opalka

Sotheby’s Milano presenta un catalogo dal respiro internazionale, non strettamente ancorato all’arte italiana, ottenendo risultati di rilievo. Record per l’artista Roman Opalka

Dal 20 al 27 maggio Sotheby’s Milano, in modalità online, ha offerto all’incanto una raccolta di oltre sessanta opere focalizzate prettamente sul contemporaneo internazionale. Molti gli artisti stranieri in catalogo, anche se non sono mancati i capisaldi italiani come Boetti, Pistoletto, Fontana e Schifano.

Giorgio Morandi, Natura morta (1942) Courtesy of Sotheby's

Giorgio Morandi, Natura morta (1942) Courtesy of Sotheby’s

L’ARTE ITALIANA

Partendo dagli artisti italiani, i tre i lavori di Alighiero Boetti presenti in asta trovano tutti un nuovo proprietario. Riscuote particolare interesse il piccolo arazzo Ammazzare il tempo, datato 1979 e realizzato a Kabul, frutto del periodo trascorso in Afghanistan dall’artista. L’opera lascia alle spalle la stima bassa di € 20.000 per arrivare a € 63.000. Il Baco da setola (1968) di Pino Pascali tripla la base di partenza di € 50.000 e passa di mano per € 239.400. Ben otto le opere di Lucio Fontana proposte all’incanto che ottengono tutte ottimi risultati, la maggior parte passando di mano oltre la stima alta. Il circolare Concetto spaziale (1953) realizzato in terracotta ed esposto, tra l’altro, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, raccoglie diverse offerte per poi essere aggiudicato a € 411.800. Buoni risultati per gli artisti appartenenti alla Scuola Romana, rappresentata in asta da opere di Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano. Quest’ultimo con la sua Tutte Stelle (1967), esposto anche nella storica rassegna del 1974 presso il Salone delle Scuderie in Pilotta a Parma, raggiunge i € 363.400. Mantiene la stima alta la Natura Morta (1942) di Giorgio Morandi che trova un nuovo proprietario per € 1.004.000, mentre Villalta (1958) di Afro, supera la stima bassa, ma non arriva a toccare quella massima e si assesta a € 671.950.  Ottimo risultato per la splendida scultura di Leoncillo San Sebastiano bianco (1962) che passa di mano per € 569.100. Rimangono al palo l’opera Senza titolo (1989) di Jannis Kounellis e la composizione Parnaso (1979) di Giulio Paolini.

Roman Oplaka OPALKA 1965 1 - ∞ Détail 185086 – 218302 (1965) Courtesy of Sotheby's

Roman Oplaka OPALKA 1965 1 – ∞ Détail 185086 – 218302 (1965) Courtesy of Sotheby’s

GLI ARTISTI STRANIERI

Diversi gli artisti concettuali presenti in catalogo, ma uno più di tutti riscuote un successo clamoroso: Roman Opalka. La sua chirurgica ed instancabile ricerca numerica verso l’infinito colpisce l’attenzione dei bidders. A colpi di rilanci, OPALKA 1965/1 – ∞ Détail 185086 – 218302 (1965) da € 400.000 di partenza trova un nuovo proprietario per € 1.222.500 e segna un record per l’artista. L’opera del giapponese On Kawara Jan.23,1991, from “Today” series No. 1 (1991) passa di mano per € 532.800, mentre tutte e tre le opere di George Condo vengono aggiudicate oltre la stima alta. Risultato di rilievo quello ottenuto da Relief n. 337 (1971), un esempio del lavoro a metà tra pittura e scultura dell’artista brasiliano Sergio Camargo, l’opera passa di mano per € 411.800.  Sempre nell’orbita dell’arte contemporanea latinoamericana si inserisce il lavoro dell’artista messicano Bosco Sodi. Untitled (2009) doppia la stima bassa di € 40.000 e viene aggiudicata per € 94.500. I risultati ottenuti da Sotheby’s Milano superano le stime pre-asta e raggiungono il risultato complessivo di € 10.231.410.

– Antonio Mirabelli

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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