È il primo Vermeer conosciuto oppure è un falso? La Santa Prassede vista anche a Roma alla mostra delle Scuderie del Quirinale andrà all’asta a luglio a Londra. Per “soli” 7 milioni di euro

Visto il grande successo avuto dalla mostra, possiamo dire che una bella fetta di lettori, questo dipinto, l’ha visto di recente di persona. Già, perché la mostra è quella dedicata dalle Scuderie del Quirinale a Johannes Vermeer; e il dipinto è Santa Prassede, che faceva bella mostra di sé fra le sale romane: molti lo […]

Visto il grande successo avuto dalla mostra, possiamo dire che una bella fetta di lettori, questo dipinto, l’ha visto di recente di persona. Già, perché la mostra è quella dedicata dalle Scuderie del Quirinale a Johannes Vermeer; e il dipinto è Santa Prassede, che faceva bella mostra di sé fra le sale romane: molti lo ricorderanno perché era esposto a fianco di quello, pressoché identico e dalle stesso titolo, da cui fu copiato, opera dell’artista fiorentino Felice Ficherelli.
Perché se ne parla? Perché l’opera, da sempre al centro di dispute attribuzionistiche ancora bel lungi dall’essere superate, sarà venduta il prossimo 8 luglio a Londra, nell’asta Christie’s. Se si accettassero le perizie effettuate dal Rijksmuseum e dall’università Amsterdam che propenderebbero per l’autenticità, si tratterebbe probabilmente della primissima opera del Maestro olandese, immediatamente successiva alla sua conversione al cattolicesimo; resterebbero comunque ignote le origini dell’opera, e il come Vermeer possa aver visto l’opera di Ficherelli, di cui è inoppugnabilmente una copia.
Attualmente, la storiografia inserisce la Santa Prassede fra le pochissime opere di incerta attribuzione, che affiancano le 34 assegnate all’artista. E si tratta comunque di una delle rarissime in mani private, essendo parte della collezione della mecenate Barbara Piasecka Johnson, scomparsa lo scorso anno in Polonia. A destare qualche dubbio è anche la stima con la quale l’opera viene offerta in asta: fra 7,2 e 9,6 milioni di euro, decisamente bassa per una eventuale opera così rara sul mercato…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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