L’Arte Fiera di Bologna compie cinquant’anni. Tutte le novità dell’edizione 2024
Torna dal 2 al 4 febbraio 2024 Arte Fiera, la storica fiera d'arte moderna e contemporanea di Bologna, che nel 2024 festeggia il 50° anniversario guardando alle origini ma anche a nuove collaborazioni e progetti futuri
Il prossimo anno ricorre il cinquantesimo anniversario di Arte Fiera a Bologna, la più longeva tra le fiere italiane. Dall’avvio insieme alle principali fiere europee all’edizione in preparazione dal prossimo 2 febbraio 2024, Arte Fiera scommette sulla propria storia e rilancia per il futuro annunciando nuove partnership e nuove commissioni d’artista.
Arte Fiera 2024 a Bologna
Torna a Bologna dal 2 al 4 febbraio 2024 (con preview il primo febbraio) Arte Fiera, con la direzione artistica di Simone Menegoi e quella operativa del collezionista Enea Righi. L’edizione in arrivo è una di quelle a cifra tonda: cinquanta candeline aspettano infatti la storica rassegna italiana. Se nel 1967 nasceva in Germania quella che avremmo poi imparato a chiamare Art Cologne e nel 1970 si avviava il futuro colosso del mondo fieristico Art Basel, il 1974 ha segnato il debutto di Arte Fiera a Bologna, che è così l’unica fiera italiana a tagliare il traguardo dei cinquant’anni, insieme alle due colleghe europee. Anche Fiac, la prestigiosa fiera d’arte di Parigi, nasceva coetanea di Arte Fiera, in quello stesso 1974, ma la sua storia è stata interrotta, scalzata nel suo slot di tempo e location da Paris+ par Art Basel, la nuova costola di Art Basel attiva dal 2022 e sempre più attraente per il pubblico specializzato dell’arte.
“Correva l’anno 1974 quando BolognaFiere decise di presentare, all’interno di quella che allora si chiamava ancora Fiera Campionaria, una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea”, ricorda la storica fiera italiana. “Fu un’intuizione salutata da un successo immediato. Nella prima edizione, le gallerie erano appena dieci; l’anno successivo, erano già 200”. Nutrita dal fervido contesto della Bologna anni ’70, la fiera è cresciuta in fretta e il prossimo anno celebrerà la propria storia ripercorrendo, nel Public Program, alcuni momenti e svolte centrali della sua storia e di quella della città.
Le novità dell’edizione 2024 di Arte Fiera
Mentre è confermata la partnership con ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, e dobbiamo aspettare ancora un po’ per avere più dettagli sulla nuova edizione in cantiere, sono state appena anticipate invece due novità per il 2024. La prima è di ordine organizzativo e strutturale, perché la fiera si avvarrà di una nuova collaborazione di peso, BPER Banca, che rafforza un preesistente legame con la manifestazione diventandone Main Partner. Attore sempre più impegnato nel sistema espanso dell’arte e fortemente radicato nel territorio, anche con l’apertura di varie sedi espositive per la sua collezione e focus temporanei, BPER arriva a sostenere una rassegna centrale per il tessuto italiano.
La seconda novità riguarda invece la programmazione più strettamente culturale legata all’evento fiera, e in particolare il progetto Opus Novum, con cui ogni anno Arte Fiera commissiona a un artista italiano la realizzazione di una nuova opera da mostrare nei propri spazi. Dopo le passate edizioni che hanno visto protagonisti Flavio Favelli (2019), Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022) e Alberto Garutti (2023), per la sesta edizione sarà il turno di Luisa Lambri. L’artista, nota per il suo lavoro fotografico sull’architettura, ma ancora di più sulla relazione tra spazio e luce, metterà in comunicazione due straordinarie architetture dell’area bolognese: la Chiesa di Santa Maria Assunta di Alvar Aalto a Riola, unico edificio dell’architetto finlandese in Italia, e il Padiglione de L’Esprit Nouveau, replica del 1977 di un’architettura effimera di Le Corbusier del 1925, che ospiterà le nuove immagini, proprio di fronte all’ingresso di Arte Fiera.
Cristina Masturzo
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