Apre The Phair, la nuova fiera di Torino sulla fotografia con la web tv di 15 minuti. Le immagini

Debutta la prima edizione della fiera dedicata alla fotografia, ideata dal fondatore di The Others e Artissima, Roberto Casiraghi, con 35 grandi gallerie italiane, un allestimento minimale e stand perlopiù monografici

Dopo soli 4 mesi di gestazione si è aperta la nuova fiera di Torino The Phair, sintesi di Photography e Fair, nell’ex Borsa Valori, nella centralissima via San Francesco da Paola, dando il via alla prima photo week torinese. Una fiera boutique, ad inviti, solo dedicata alla fotografia: un progetto fortemente voluto da Roberto Casiraghi e Paola Rampini – ideatori anche di Artissima e The Others – per valorizzare in modo esclusivo un linguaggio artistico su cui c’è grande dinamicità e fermento  culturale,  ma  pochi contesti di riferimento per proporre a collezionisti, curatori, direttori di musei e collezioni pubbliche e  private, l’innovazione e riflessioni sull’immagine. “Trentacinque gallerie italiane di respiro internazionale (nove di loro hanno fatto Basilea) sono venute sotto la Mole per una questione di relazioni”, ha detto in conferenza stampa Casiraghi, “ma anche perché credono nella città, nella sensibilità dei torinesi per la fotografia e nel sistema arte di Torino”. Che cos’è The Phair? “È un contenitore nuovo con un focus sul “fotografico”, ovvero tutto ciò che ruota intorno alla fotografia con ibridazioni anche con altri linguaggi”, ha spiegato Luca Panaro, critico e docente a Brera, che assume anche il ruolo di coordinatore del comitato di consulenza e selezione della fiera, formato da Lorenzo Bruni, direttore di The Others, Alessandro Carrer, curatore e docente a Urbino, Cristiana Colli, giornalista e curatrice, Giangavino Pazzola, consulente curatoriale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, e Carla Testore, esperta d’arte, autori anche del serratissimo programma di talk di 15 minuti ciascuno della web tv, fruibile in streaming sul sito e anche sugli schermi presenti in fiera. L’allestimento è asciutto ed essenziale, con un impaginato da libro, ed è un dialogo tra giovanissimi e autori storicizzati, con stand perlopiù monografici come quello della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli che vede Anri Sala indagare varie forme di linguaggio – videoinstallazioni, sculture, fotografie -; della Galleria Continua di San Gimignano con un solo show dedicato a Giovanni Ozzola con le sue immagini dei bunker disseminati alle Canarie, dove vive; e quello iper-minimale di Franco Noero di Torino con quattro scatti di Robert Mapplethorpe. Ecco le immagini…

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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