Arte Fiera Bologna 2017. Tra padiglioni e città

Edizione numero 41 per la rassegna fieristica bolognese che promette al suo pubblico una carrellata di novità, ben oltre la veste grafica. Dal 27 al 30 gennaio la città emiliana tornerà a catalizzare l’interesse degli art addicted, con una serie di appuntamenti da segnare in agenda.

Mancano poche ore all’inaugurazione di Arte Fiera, che quest’anno si lascia definitivamente alle spalle il traguardo delle 40 candeline sotto la guida del neo-direttore Angela Vettese. Un’intensa quattro giorni che animerà due padiglioni di Bologna Fiere, ospiti di 153 gallerie scelte dal direttore e dal comitato composto da Laura Trisorio, Marco Niccoli, Massimo Di Carlo, Alessandra Bonomo, Roberto Pinto e Maria Grazia Messina.

FOCUS ARTE FIERA

A orientare il percorso del pubblico saranno la Main Section, una serie di Solo Show e le nuove sezioni curatoriali. Nueva Vista, a cura di Simone Frangi, focalizza lo sguardo sul rapporto tra ricerca artistica e mercato, mentre la sezione curata dalla stessa Vettese e incentrata sulla fotografia propone un’indagine attorno ai confini sempre più labili che caratterizzano la pratica fotografica odierna. Gli Special Projects a cura di Chiara Vecchiarelli vedono protagonista la performance non solo all’interno del contenitore fieristico, ma anche nei musei della città attraverso le Time Specific e Site Specific Artist Lectures.
La fotografia torna alla ribalta, insieme all’editoria, nell’ambito delle quattro iniziative ideate in collaborazione con Master in Photography. La mostra Genda – The Body as Packaging è intitolata all’omonimo progetto editoriale e curatoriale italo-cinese, Agenda Independents a cura di Benedetta Pomini riunisce gallerie italiane e internazionali accomunate dall’interesse per l’arte dello scatto, mentre Printville, il bookshop curato da A+Mbookstore, accoglie i visitatori con una serie di opere realizzate soprattutto in ambito indipendente e a basse tirature, affiancandosi così all’esperienza di Fruit Exhibition, che anche quest’anno torna ad affollare Palazzo Re Enzo.
I talk chiudono l’elenco di eventi a corredo della fiera, puntando lo sguardo, ancora una volta, sulla produzione indipendente. Non mancheranno i premi, con l’11esima edizione del Premio Euromobil under 30, rivolto agli artisti presentati dalle gallerie, con il ritorno per il terzo anno del Premio della Fondazione Videoinsight® e con la sesta edizione del Premio Rotary Valle del Samoggia, riconosciuto all’installazione più creativa. Il premio #ContemporaryYoung, lanciato dai Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna, è aperto a tutti gli artisti under 35 presenti in fiera e autori di un’opera dedicata al tema Art is Work – Is Work Art? L’Arte è Lavoro – Il Lavoro è Arte?.

SetUp 2015 - photo Robin T Photography

SetUp 2015 – photo Robin T Photography

LE ALTRE

Come ogni anno Bologna non sarà solo sinonimo di Arte Fiera. SetUp Contemporary Art Fair e Fruit Exhibition completeranno la proposta fieristica, creando altri due poli di attrazione in città rispettivamente presso l’Autostazione e a Palazzo Re Enzo.
Giunta all’appuntamento numero 5, SetUp Contemporary Art Fair gioca sul tema dell’equilibrio, riunendo le gallerie partecipanti in cinque sezioni – Main, che include per ciascuna galleria anche un progetto curatoriale interamente under 35, Solo Show,  P(I)IGS CAN FLY, Drawing the World II e Special Project – cui si aggiungono due new entry: S.O.S SetUp Open Space, uno spazio riservato a nove progetti sperimentali – Artegiro, C.A.C.C.A – Centro per l’Arte Contemporanea sulla Cultura Alimentare, Collaterart A.P.S., Current,, Peninsula, Polisonum, PrintAboutMe, Vinz Feel Free, Werkbank Lana – e la sezione Handover, dedicata al confine tra arte e design, con i progetti di Alessandra Francesca Borzacchini, Camisa 11 Design e Walter Vallini.
L’editoria artistica indipendente è il cuore pulsante di Fruit Exhibition, che si accinge a celebrare il suo quinto anniversario. Un centinaio gli espositori e alcune interessanti novità, come Fruitography, la sezione dedicata alla fotografia, e Game Design Path, una serie di workshop, gratuiti, conferenze e gaming room dove potersi cimentare nel gioco anche in realtà virtuale. Sempre negli ambienti di Palazzo Re Enzo ci sarà spazio per un buon numero di mostre, da Pssst Pssst di Chiara Camoni a IMMOREFUGEE – THE HOUSE a cura di Defrost Studio, dall’Unseen Dummy Award Exhibition a QUILÌLÀ a cura di Pietro Corraini, Jonathan Pierini e Gerhard Glüher con gli studenti della facoltà di Design della Libera Università di Bolzano, fino all’installazione di Mikosoave Non fate la guerra che poi dobbiamo studiarla. Da segnalare anche YES YES YES ALTERNATIVE PRESS. European and American underground press from 1966 to 1977 alla Biblioteca Salaborsa.

ART CITY POLIS

Insieme ad Arte Fiera torna anche Art City, la rassegna urbana nata dalla sinergia tra il Comune di Bologna, l’Istituzione Bologna Musei e BolognaFiere. Attorno al centinaio gli eventi e oltre cinquanta i luoghi interessati da un’iniziativa che quest’anno propone un’offerta ancora più integrata attraverso la sezione Art City Polis, basata sul tema della città e animata dagli interventi di artisti contemporanei in dialogo con i luoghi storici che li ospitano.
Fra gli innumerevoli appuntamenti spiccano le iniziative proposte dal MAMbo, come Lotsucht / Scandagliodipendenza – la prima personale italiana di Jonas Burgert, circa quaranta dipinti realizzati nell’ultimo decennio e ispirati all’esistenza umana –, il progetto Causerie – Conversazione di Calori & Maillard, che apre nuovamente al pubblico l’ex negozio Gavina progettato da Carlo Scarpa, e, presso la Collezione Permanente del museo, Corpo Sensibile. Barlumi del documentario, a cura di Marco Bertozzi, un ciclo di otto incontri per indagare il confine tra cinema documentario e video arte. Cinema anche al Museo Civico Archeologico con Viva l’Italia, a cura di Mark Nash.
Sempre nell’ambito di Art City Polis, le installazioni di Chiara Lecca si inseriranno nelle Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo d’Accursio, la mostra Grigio Lieve di Ornaghi & Prestinari, allestita a Casa Morandi, entrerà in relazione con la pittura del maestro novecentesco, protagonista di Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi, nella cornice dell’omonimo museo. Sguardi puntati anche su Palazzo Poggi, dove Mariateresa Sartori e Bertozzi & Casoni innescheranno due dialoghi autonomi con le sue storiche collezioni.

Quayola, Pleasant Places, installation view at GLOW festival 2015, credit Studio Quayola

Quayola, Pleasant Places, installation view at GLOW festival 2015, credit Studio Quayola

MOSTRE, MUSEI E GALLERIE

Tante anche le mostre, sparse fra musei e gallerie. A Palazzo de’ Toschi debutta, con la sua prima personale italiana dal titolo The Blind Leading the Blind a cura di Simone Menegoi, Peter Buggenhout, autore di due installazioni che guidano lo spettatore verso un’idea di scultura vicina al concetto di rovine. Al MAMbo, oltre alle rassegne già menzionate, c’è spazio anche per i giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti, cuore pulsante della mostra Esercizi di stile.
Si cambia registro al Mast, dove apre i battenti Lavoro in movimento, una riflessione sul ruolo della videocamera nel contesto sociale ed economico, mentre alla Pinacoteca Nazionale è già in corso Sessanta/Ottanta. La grande grafica europea alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Si torna a parlare di contemporaneità stretta al CUBO Centro Unipol, dove sta per inaugurare Pleasant Places, la mostra dell’artista digitale Quayola. Un omaggio agli ultimi scorci di vita di van Gogh grazie a una videoinstallazione che trae origine dai paesaggi provenzali cui si ispirò il pittore olandese. Tenete libere le agende sabato 28 gennaio perché, dalle 20 alle 24, il CUBO ospiterà il party organizzato da Artribune.
Anche sul fronte galleristico non ci sarà da annoiarsi. La galleria Cardelli e Fontana presenta, nell’ambito di Art City, la personale di Simone Pellegrini dal titolo dishonesti corpi presso il Teatro San Leonardo, mentre la Galleria d’Arte Maggiore offre una preview della mostra intitolata a Robert Motherwell e la possibilità di osservare alcuni lavori inediti di Sissi. Takashi Murakami e Aldo Mondino sono accolti rispettivamente dalla Galleria Cavour e dalla Galleria Enrico Astuni, mentre Urs Lüthi, Irma Blank e Sara Campesan occupano gli ambienti della OTTO Gallery, di P420 e di Stefano Forni.
Al di fuori del circuito galleristico, l’Ex Atelier Corradi apre le porte a L’instabilità degli oggetti, la collettiva curata da Pietro Gaglianò con protagonisti, fra gli altri, Emanuele Becheri, Luca Capuano, Daniele D’Acquisto, Davide D’Elia e Serena Fineschi. ICEcubes è invece il titolo del progetto ospite di Tasta_boutique di Bologna, la gelateria che per tre giorni riunirà 10 artisti, 10 intellettuali e 20 polaroid.
Per finire, venerdì 27 gennaio, presso la Biblioteca Salaborsa, Renato Barilli curerà l’incontro su Hermann Nitsch, rinnovando l’appuntamento con gli approfondimenti annuali sugli artisti convocati dal critico bolognese nel 1977, per la prima Settimana internazionale della performance. Se vi avanza qualche energia dopo questa intensa girandola di eventi, conservatela per l’Art City White Night, in programma sabato 28 gennaio.

Arianna Testino

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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