Durante il lockdown l’Ente formativo Cescot Veneto ha dedicato tutte le sue energie alla definizione di un progetto dedicato ai talenti femminili dell’arte e della cultura in Veneto. Il team progettuale di Cescot (coordinato da Federica Bianconi e Annalisa Arru) ha lavorato con cinque donne che da anni, con ruoli differenti, operano nel sistema dell’arte:Corinne Mazzoli, Caterina Erica Shanta, Rachele D’Osualdo, Elena Mazzi, Giada Pellicari.

O.P.E.R.A: L’ARTISTA AL CENTRO
Il progetto nato da questo incrocio di esperienze è O.P.E.R.A., acronimo di Organisation & Project Management for the Empowerment and Resilience of Artists, sostenuto dall’Unione Europea nell’ambito del POR-FSE Regione Veneto 2014/2020: percorso formativo di lunga durata che inverte la rotta della formazione istituzionale in ambito artistico per sostenere nuove forme di autoimprenditorialità, riportando al centro del sistema la figura dell’artista e il suo riconoscimento professionale. Va specificato che O.P.E.R.A. non è un progetto solo per donne disoccupate o attualmente inattive: il progetto si rivolge anche alle studentesse degli istituti scolastici superiori.
O.P.E.R.A: I PROTAGONISTI
Federica Bianconi è arrivata al Cescot otto anni fa. Da allora coinvolge artisti e curatori, accende progetti, crea alleanze tra discipline, complica la vita. Annalisa Arru è la problem solver multitasking, interfaccia tra creatività e burocrazia. Raffaella Dezuani supervisiona il tutto, con rigore e delicatezza sia artistica che femminile. Corinne Mazzoli è un’artista attiva da una decina d’anni nel settore dell’arte contemporanea, in particolar modo nel territorio veneziano, ma inserita in un ampio network di relazioni professionali a livello nazionale e oltre. Negli ultimi mesi con Caterina Erica Shanta, Rachele D’Osualdo, Elena Mazzi, Giada Pellicari, si è confrontata sul tema della formazione artistica in Italia, evidenziando l’esigenza di incentivare studi approfonditi sul ruolo delle artiste e dei professionisti dell’arte contemporanea. Dal dialogo reciproco si è ribadita la volontà di dare maggiori informazioni agli artisti su tutti gli aspetti economico-giuridici, contrattuali e fiscali del loro lavoro. È nata così l’urgenza di aprire un dialogo con Federica di Cescot Veneto per mettere a disposizione le competenze reciproche e le differenti conoscenze.

O.P.E.R.A: IL VENETO DELLE DONNE
Il Veneto delle donneè la Direttiva pubblicata dalla Regione Veneto per progetti a valere sul Fondo Sociale Europeo, finalizzati a individuare nuovi strumenti per la valorizzazionedei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro. L’opportunità è stata colta dal dream team ed è nato O.P.E.R.A. La fortuna ha baciato le audaci e il progetto è stato finanziato. Nel progetto ognuna ha più di un ruolo: progettuale e operativo in fase di docenza o gestione di determinati aspetti formativi o laboratoriali. Corinne si è concentrata sullo sviluppo di workshop da realizzare all’interno di scuole superiori, in cui l’apprendimento e la crescita personale e professionale sono stimolati attraverso la performatività e il fare artistico. Caterina Erica Shanta, artista visiva che vive e lavora tra Pordenone e Venezia, integrando spesso aspetti laboratoriali e sperimentali in collaborazione con comunità locali e scuole, sceglie di approfondire il ruolo dell’artista nel contesto urbano e sociale con un focus particolare su archivi visuali e immagini in movimento.
O.P.E.R.A: LE ART BASED INTERVENTIONS
Le Art Based Interventions sono il focus del processo esperienziale attivo seguito da Rachele D’Osualdo (cultural manager): interventi volti a conseguire uno o più dei seguenti obiettivi: incentivare la creatività aziendale, migliorare la percezione della leadership o le interazioni all’interno di un gruppo in una prospettiva di team building, favorire la motivazione e il benessere dei dipendenti e stimolare l’ideazione di processi o prodotti innovativi, sensibilizzare rispetto a un tema specifico, supportare la comunicazione. Lei stessa sottolinea quanto il valore di questo progetto non risieda soltanto nella formazione professionalizzante rivolta alle artiste e lavoratrici dell’arte, ma nella promozione di uno specifico ruolo degli artisti in relazione alla società in cui sono immersi. Si tratta di un rapporto di mutuo scambio: da un lato gli artisti possono nutrire la propria creatività con le questioni rilevanti e le dinamiche relazionali che osservano nelle organizzazioni e nelle comunità, con i saperi, le competenze tecniche e i materiali coinvolti nel tessuto produttivo che li circonda. Dall’altro essi stessi mettono a disposizione i propri metodi, processi creativi e prodotti, irrompendo in una realtà organizzativa per supportare o stimolare un cambiamento a livello individuale, di gruppo o di organizzazione.

O.P.E.R.A: COLLEZIONISMO E MERCATO
Il modulo di Giada Pellicari, che si occupa di studi inerenti al collezionismoe al mercato dell’arte, intende mettere in luce i diversi attori che concorrono alla definizione del sistema dell’arte, sviscerare alcune prime conoscenze di base sul mercato primario e secondario, approfondire le diverse figure che compongono il mercato come mercanti, gallerie, fiere, case d’asta, art advisor. Ogni partecipante potrà comprendere come funziona una galleria, come rapportarsi e trattare gli aspetti relativi a una contrattualistica di base; l’importanza del ruolo del collezionismo; il Mercato Digitale e le Viewing Room fino all’esplosione delle fiere online durante il Covid-19. Ovviamente il progetto non si esaurisce qui. Saranno numerosi i momenti di incontro con artisti, collezionisti, art advisor e le testimonianze di galleristi e curatori internazionali. Per informazioni sui prossimi bandi per la selezione delle candidate interessate al progetto