A Milano due giorni di convegno per capire come sta la critica d’arte in Italia. Il programma

L'iniziativa, organizzata dallo IUML, si propone di indagare lo stato dell’arte della disciplina, passandone in rassegna la storia novecentesca, esplorandone i contributi fondamentali, analizzando l’apporto della stampa e la relazione degli artisti con la critica

Un convegno per indagare lo stato della critica d’arte in Italia, dalle prime esperienze novecentesche a oggi. Succede all’Università IULM di Milano, il 27 e 28 aprile, sotto la direzione di Vincenzo Trione, Preside della Facoltà di Arti e Turismo, che ha curato il programma di una intensa due giorni (Armi improprie – Lo stato dell’arte in Italia), promossa in collaborazione con il Dottorato di ricerca in Visual and Media Studies e il Center for Visual Studies (CVS). Perché un convegno sulla critica d’arte? L’obiettivo è quello di colmare un vuoto nel campo degli studi di settore, verificando l’esistenza di una sorta di canone applicabile alla disciplina nel nostro Paese e restituendo il ruolo chiave giocato da riviste di settore, periodici e quotidiani italiani nell’affermazione e nella diffusione di metodi e prospettive interpretative. Senza tralasciare l’apporto dei libri divenuti “classici” per l’esposizione e la comprensione della materia. Per farlo, il convegno coinvolgerà figure autorevoli del panorama della critica d’arte italiana, ma anche studiosi, dottorandi, assegnisti, ricercatori e docenti universitari selezionati per l’occasione tramite call for papers.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO SULLA CRITICA D’ARTE

La prima giornata di lavori, il 27 aprile, si concentrerà dunque sul contributo della critica d’arte sulla stampa. In quattro panel tematici si discuterà di critica militante, critica su quotidiani e riviste specialistiche, critica a firma degli artisti e del rapporto tra critica e storia dell’arte. Saranno presi in esame gli articoli di Annemarie Sauzeau, Carla Lonzi e Germano Celant, le recensioni di Pierre Restany e Gillo Dorfles, provando a ricostruire l’influenza di autori che, sulle pagine di Data, Marcatré, Casabella, Domus e Aut-Aut, hanno ridefinito la figura del critico militante. Poi si procederà a esaminare il rapporto tra editoria, critica d’arte e politica culturale passando in rassegno le rubriche tenute sui giornali, con il coinvolgimento di Marcello Venturoli, Marisa Volpi, Lea Vergine e Renato Barilli. Mentre nel pomeriggio l’indagine si allargherà a comprendere i soggetti portatori della pratica artistica: gli artisti. Così il primo panel analizzerà la relazione tra pratica artistica e discorso critico, guardando ad alcuni importanti protagonisti del panorama italiano dell’arte del primo e del secondo Novecento, come Alberto Savinio, Fabio Mauri, Corrado Levi, Vincenzo Agnetti, Luigi Ghirri. Il secondo panel sarà invece dedicato ai principali storici dell’arte italiana – Francesco Arcangeli, Eugenio Battisti, Roberto Longhi, Roberto Salvini, Carlo Ludovico Ragghianti – che alle questioni storiografiche e metodologiche hanno affiancato un attento sguardo critico sul presente.

Una chiusura di giornata strettamente connessa con gli interventi in programma per il 28 aprile, quando si passeranno in rassegna i testi chiave della critica d’arte italiana. A farlo, dopo l’intervento di apertura della storica dell’arte Anna Ottani Cavina, saranno Vincenzo Trione, Elio Grazioli, Riccardo Venturi e Luca Beatrice, che esploreranno, rispettivamente, gli scritti di Giulio Carlo Argan, Jole de Sanna, Adalgisa Lugli ed Enrico Crispolti, delineando nuove prospettive di ricerca. Nel pomeriggio, con la stessa modalità, si avvicenderanno sul palco Roberto Pinto, Teresa Macrì, Stefano Chiodi e Andrea Cortellessa, per analizzare i testi di Filiberto Menna, Francesca Alinovi, Achille Bonito Oliva ed Emilio Villa. Spazio anche per un dialogo tra i filosofi Emanuele Coccia e Leonardo Caffo, che si confronteranno sulla relazione tra arte e filosofia in rapporto alla spettatorialità. La partecipazione al convegno è regolata tramite iscrizione online sul sito dello IULM, che trasmetterà i lavori anche in diretta streaming. Poi i contributi saranno raccolti in un volume edito da Johan & Levi.

Livia Montagnoli

Armi improprie – Lo stato della critica d’arte in Italia, Sala dei 146, Università IULM, il 27 e 28 aprile 2023, dalle 9 alle 19, www.iulm.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati