Luigi Penasa – Attese

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO D'ARTE ANDROMEDA
via Malpaga 17, Trento, Italia
Date
Dal al

17.00 - 19.30 | domenica chiuso

Vernissage
25/02/2012

ore 18.30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Luigi Penasa
Generi
arte contemporanea, personale
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Sono volti che spalancano il loro sguardo sul mondo, corpi eterei, capelli ondeggianti, raccolti in trecce o stretti fra le dita, mani che afferrano, accarezzano, sfiorano, parlano. Sono bocche chiuse in un silenzio composto. La mostra Attese presenta una compatta selezione delle opere pittoriche più recenti di Luigi Penasa.

Comunicato stampa

Pezzi di vita appesa, tracce di memorie a filo di pelle: lo Studio d’Arte Andromeda di Trento presenta “Attese” la mostra personale di Luigi Penasa
Inaugurazione: sabato 25 febbraio 2012, ore 18:00

Sono volti che spalancano il loro sguardo sul mondo, corpi eterei, capelli ondeggianti, raccolti in trecce o stretti fra le dita, mani che afferrano, accarezzano, sfiorano, parlano. Sono bocche chiuse in un silenzio composto. La mostra Attese, che inaugura allo Studio d’Arte Andromeda sabato 25 febbraio alle 18.00, presenta una compatta selezione delle opere pittoriche più recenti di Luigi Penasa.
Alla base del lavoro dell’artista trentino c’è la ricerca di un linguaggio minimale, fatto di sottrazioni, svuotamenti, denudamenti: un tentativo di comunicare in modo intimo e immediato, di offrire porte d’accesso a tracce di esperienze celate nella memoria di ognuno.
Sulla tela, la figura umana - vera protagonista della composizione - fluttua in uno spazio sospeso, acceso da colori e forme, motivi decorativi, forse segni tribali, forse echi di una natura lontana. La mano dell’artista traccia il contorno di corpi che si compongono e ricompongono in un meccanismo di gioco ad incastri: le dita che attorcigliano i capelli della donna al centro del quadro non hanno lo stesso colore dell’incarnato del viso, due volti si incontrano per formarne uno, una palpebra socchiusa sembra essersi appoggiata sull’occhio dell’uomo che getta il suo sguardo al dì là della tela, alla ricerca di un contatto “pelle contro pelle” con l’osservatore.
“I miei sono ritratti in mancanza di modelli, a memoria di folle incrociate in distratti sfioramenti o, più spesso, ricostruiti in diretta, sul vuoto, incrociando pennellate a formare un DNA sconosciuto ma empaticamente riconoscibile. Si tratta di figure - afferma l’artista - impresse nella mia mente da sempre, che prendono corpo in modo più o meno inconscio”. Materia, colore, carta, si liberano dunque dalle briglie della tecnica per diventare gesto, figura. Esse vengono evocate - strato dopo strato - dall’esperienza della vita quotidiana e da tutto quello che alimenta la curiosità dell’artista: poesia, musica, architettura, letteratura. “Tutto esiste già ed è legato a ciò che sarà e si alimenta di tutte le altre arti, di tutte le altre influenze del passato, del presente, per dare vita al futuro, strato dopo strato”. Il lavoro, dunque, non è mai completamente concluso, presuppone una ricerca ulteriore, un altro salto in avanti - o indietro - uno strappo, l’attesa di una nuova rivelazione: da qui il titolo della mostra, che evoca il bisogno di una speranza di futuro, di un segno positivo, una possibilità di azione.
E un’azione, un gioco ironico dell’immaginazione, prende corpo nelle pagine del catalogo della mostra, dove le opere di Attese si spostano ed entrano nella vita della città: diventano la copertura della saracinesca abbassata di un negozio, si sostituiscono a un’insegna pubblicitaria, occultano completamente la porta di un antico edificio del centro, i vetri delle sale d’aspetto della stazione dei treni, quelli delle fermate dell’autobus e delle case affacciate sui giardini pubblici. L’arte contamina la realtà e filtra in modo sottile e dirompente nei percorsi della vita di tutti i giorni. E un po’ la trasforma. E ci trasforma.

Luigi Penasa vive e lavora a Trento. La pittura è da sempre al centro dei suoi interessi artistici, sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive e riunite, quali bilanci periodici di una ricerca continua, in diverse mostre personali in Italia e all’estero. Fa parte dell’associazione culturale Studio d’Arte Andromeda, all’interno della quale si impegna nell’organizzazione e realizzazione di vari laboratori artistici, teorici e pratici, rivolti ai giovani del territorio.