Kenopsia – Dialoghi aperti tra sei artisti e un palazzo

Informazioni Evento

Luogo
CASA PALAZZI
Piazza del Foro n. 3, Brescia, Italia
Date
Dal al

dal venerdì alla domenica

Vernissage
02/07/2021

ore 15

Generi
arte contemporanea, collettiva
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In mostra sei opere site specific realizzate da sei giovani artisti.

Comunicato stampa

In ogni angolo della città di Brescia è possibile trovare un indizio che ci riconduca a tempi lontani, a tempi passati. La stratificazione storica che questa città offre allo sguardo presenta in ogni ogni dove un affresco, una scultura o anche semplicemente un muro che, come fosse un portale spazio-temporale, prende per mano il fortunato flâneur e lo accompagna alla scoperta di tutti i dettagli nascosti di una città che si svela solo pian piano. Un esempio di questa straordinaria stratificazione è senza ombra di dubbio Piazza del Foro, situata nel cuore di Brescia. I resti di Brescia romana, sotterrati dai detriti e dalle frane precipitate dal colle Cidneo, sono stati per molti anni centro gravitazionale dell’interesse dei bresciani e della vita artistica e storica dell’intera città. Ci sono però occhi che si posano a volte su portoni mai aperti, su muri visti solo da un lato. È grazie a loro che vengono portati alla luce posti bloccati nel passato, cristallizzati nel momento esatto in cui le loro porte sono state chiuse per l’ultima volta.
L’antica casa Palazzi, acquistata nel 2019 dal collezionista Andrea Boghi, era parte di questi spazi dell’abbandono e diverrà oggi il palcoscenico di una mostra particolare, che metterà l’arte e la cultura al centro di un processo di rivalutazione e riscoperta di un luogo storico importante per la città, eppure per troppo tempo rimasto inesplorato.
“Kenopsia - Dialoghi aperti tra sei artisti e un palazzo”, inaugurerà venerdì 2 luglio alle 15.00 in Piazza del Foro, n. 3 e rimarrà aperta per tre settimane dal venerdì alla domenica, presentando al pubblico sei opere site specific realizzate da sei giovani artisti. Il senso di vuoto e di abbandono, che aleggiava da anni all’interno di questo luogo, riuscirà ora a dar vita a opere d’arte diverse tra loro. Nicole Bolpagni, Valery Franzelli, Duccio Guarneri, Valentina Regola, Stefano Riboli e Giovanni Rossi, con poetiche differenti e intime, creeranno la continuazione perfetta della narrazione e della storia dell’edifico.

La lunga stirpe, che possiamo oggi ripercorrere tra i rami dell’intricato albero genealogico della famiglia Palazzi, ci mostra nomi che si ripetono, personaggi che si sono conosciuti tra di loro e altri che invece dei propri avi hanno solo sentito parlare. Molti di essi hanno potuto percorrere e vedere nelle sale di questo antico palazzo ciò che noi oggi possiamo solo ipotizzare con una fervida immaginazione. Personaggi illustri e deprecabili hanno quindi dato forma e spirito ad una narrazione che oggi, grazie all’arte, può ritornare a raccontare di sé.
Consigliata, ma non obbligatoria, la prenotazione su Eventbrite al link http://tinyurl.com/7zn5nvev/ .
Per informazioni su aperture straordinarie scrivere all’email [email protected].

BIOGRAFIE ARTISTI

Nicole Bolpagni

Nicole Bolpagni è un’artista visiva ed intermediale nata nel giugno 1992. Si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo, ma completa la sua formazione artistica al biennio specialistico di Comunicazione e Didattica dell’arte, presso l'Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, laureandosi nel maggio 2020. Attualmente vive e lavora a Brescia proseguendo in parallelo il suo lavoro artistico e la conduzione e ideazione di workshop creativi ed espressivi. Nel 2020 è co-curatrice e artista di Oasi - Zone di contatto, mostra tenutasi al Bunkevik di Brescia, e nello stesso anno partecipa alla collettiva Gestozero. Istantanee 2020, mostra itinerante curata da Matteo Galbiati e ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina), Ilaria Bignotti e Giorgio Fasol, con la collaborazione di Antonio Marchetti Lamera. La mostra è una rappresentazione corale della risposta di settanta artisti lombardi alla crisi sanitaria del Covid-19. Nel giugno 2018 partecipa alla collettiva Accade in cantina, a cura di Claudia Tacchino, tenutasi nella Cantina Berlucchi, CorteFranca, e nello stesso anno lavora per Dopolalode 2, a cura di Tea Andreoletti e Daniele Maffeis, presso lo Spazio GIACOMO di Bergamo.

Valery Franzelli

Valery Franzelli nasce a Brescia nel 1998. Si diploma presso l’Istituto Superiore Bruno Munari di Crema. Dopo il triennio di Pittura, attualmente frequenta il biennio di Arti Visive all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Nel 2017 espone un lavoro personale al WOWomen Festival - La creazione è femmina presso Palazzo Gaifami di Brescia e prende parte all’installazione di gruppo HolyBrixia presso il Duomo Vecchio della stessa città.

Duccio Guarneri

Duccio Guarneri è nato a Cremona nel 1994. Dopo essersi diplomato in Decorazione Artistica presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia nel triennio 2014/2017, ha conseguito la laurea biennale in Arti visive Contemporanee nella medesima Accademia nel marzo 2021. Attualmente vive e lavora tra Cremona e Brescia. Nel 2017 inizia la sua esperienza espositiva, curando ed esponendo nella mostra Una finestra sulle tecniche, con la collaborazione di Arianna Maccagnola, mentre nel 2019 prende parte alla mostra Final Critics, a cura di Ilaria Bignotti e Paolo Sacchini. Dal 2020 e nei primi mesi del 2021 viene selezionato per la mostra collettiva GestoZero: Istantanee 2020, ideata da Ilaria Bignotti e Maurizio Donzelli. Dal 2021 inoltre ha iniziato lavori e collaborazioni con spettacoli teatrali.

Valentina Regola

Valentina Regola nasce nel 1995 a Brescia. Consegue il diploma triennale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia e frequenta il biennio specialistico in Arti Visive Contemporanee presso la medesima Accademia, laureandosi nel 2021. Attualmente vive e lavora a Brescia.
Il 2018 è l’anno della sua prima mostra personale, ON YOUR SKIN, curata da Serena Filippini e tenutasi a Brescia, presso il Bunkervik. L’anno successivo partecipa alla mostra Periferiche Visioni - Suburbs: a study about, a cura di Paolo Sacchini e Massimo Tantardini, presso Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino a Brescia. Nello stesso anno espone le sue opere per la mostra Guidami tu, Luce gentile, a cura di Ilaria Bignotti e Paolo Sacchini, presso il Museo Diocesano di Brescia. Nel 2020 partecipa alla collettiva organizzata per il Premio d’arte Comune di Sarezzo 2020, tenutasi nel Palazzo Avogadro di Sarezzo e nello stesso anno prende parte a Gesto Zero. Istantanee 2020, a cura di Matteo Galbiati, ACME Art Lab, Ilaria Bignotti e Giorgio Fasol, con la collaborazione di Antonio Marchetti Lamera.

Stefano Riboli

Stefano Riboli nasce a Crema (CR) nel 1998. Ha studiato Pittura presso l'Accademia di Belle Arti SantaGiulia, dove attualmente sta proseguendo i suoi studi in Arti Visive. Nel 2019 partecipa alla collettiva Guidami tu, Luce gentile presso il Museo Diocesano di Brescia, curata da Ilaria Bignotti e Paolo Sacchini, e prende parte a Il senso di sé e i significati nascosti, a cura di Accademia di Belle Arti SantaGiulia, presso il Palazzo Gaifami di Brescia.

Giovanni Rossi

Giovanni Rossi nasce nel 1996 a Brescia, dove vive e lavora. Consegue il Diploma di laurea in Arti Visive Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Risulta tra gli artisti finalisti del Premio Paolo VI promosso dalla Collezione Paolo VI a Concesio, Brescia. Nel 2021 partecipa alla collettiva Arte al Kilo, progetto promosso da Marina Bastianello Gallery, Mestre. Dal 2020 collabora con la casa d’aste Auc Art, specializzata in arte emergente. Nello stesso anno viene selezionato per il Palazzo Monti Degree Show e partecipa alle collettive GestoZero. Istantanee 2020 e Rigenerazioni, a cura di Ilaria Bignotti, Mauro Corradini, Giovanna Galli, Anna Lisa Ghirardi, Giampietro Guiotto e Fausto Lorenzi, e Sia Luce, a cura di Irene Finiguerra. Nel 2019 espone le sue opere nella mostra I veri pellegrini partono per partire, a cura di Paolo Sacchini, Marisa Paderni, Marta Scherini.