Too much reality. DAU raccontato da Gianluigi Ricuperati

Mentre a Parigi Ilya Khrzhanovsky sta per ricostruire una porzione del Muro di Berlino, Gianluigi Ricuperati ha raccontato il suo progetto più celebre in un libro. “DAU”, l’esperimento artistico-sociale che ha portato quattrocento persone a vivere in un paesino dell’Ucraina, seguendo i dettami dello stalinismo.

Nota soprattutto per i suoi romanzi grafici, la casa editrice Tunué – di base a Latina – dal 2014 si fregia anche di una collana di romanzi tout court, diretta da Vanni Santoni. Il 15esimo titolo è firmato dal torinese Gianluigi Ricuperati. Ed è l’ennesima sperimentazione da parte sua, in un cammino ramingo nell’editoria italiana che per ora non ha pose.
Ora, la difficoltà di parlare di questo libro sta nel fatto che lo spazio a disposizione lo si utilizza tutto per descrivere il set, che è pazzesco anche e soprattutto perché è reale. Si chiamava DAU, iniziò nel 2008 e lo progettò Ilya Khrzhanovsky. Che è un regista, ma come chiamare DAU? Un biopic sociale, forse? Sta di fatto che in un paesino dell’Ucraina, Charkiv, ricostruisce non soltanto l’Istituto di ricerca moscovita dove operò il fisico Lev Landau durante lo stalinismo, bensì l’umanità stessa che lo popolava. Qualcosa come 400 persone in un’area di 12mila mq, a ricalcare minuziosamente e ossessivamente la vita dell’epoca, dal cibo agli abiti, dalla tecnologia agli interrogatori. Si dirà: il tempo delle riprese. Che però sono durate oltre due anni, e alla fine il progetto non ha retto.

UNA GEOGRAFIA D’ALTRI TEMPI

L’esito però c’è: una dozzina di videoinstallazioni, cammeo di personaggi che vanno da Marina Abramović a Brian Eno. E uno strano palazzo a Londra, al numero 100 di Piccadilly Circus, dove il Ricuperati autore è stato invitato per seguire la vicenda… dall’interno? Difficile a dirsi, perché qui, si capirà, i ruoli sfumano l’uno nell’altro in maniera sottile, subdola. I piani temporali, quelli spaziali, quelli narratologici paiono aghi impazziti di bussole che rispondono a una geografia e a una geometria d’altri tempi. Tanto che alla fine, forse, si potrebbe dire: questo è un gran bel romanzo d’amore.

Marco Enrico Giacomelli

Gianluigi Ricuperati – Est
Tunué, Latina 2018
Pagg. 197, € 16
ISBN 9788867903047
www.tunue.com

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #47

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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