A Milano 60 artisti interpretano 60 copertine di Alias, il supplemento del Manifesto

“Anamorfosi del Presente” è una mostra nata da un progetto ideato da Giovanni Bai con l’associazione culturale Museo Teo in cui sessanta artisti, fotografi, scrittori, critici, storici e creativi lavorano su sessanta titoli di Alias, il supplemento domenicale del giornale Il Manifesto

Spesso incomprensibili, a volte irritanti, il più delle volte comunque affascinanti: sono i titoli più strani di Alias, il supplemento domenicale del quotidiano Il Manifesto. È da qui che è nato tutto. Giovanni Bai, sociologo e video pittore che nel 1990 fonda l’associazione culturale Museo Teo, si lascia coinvolgere dalla curiosità che gli destano questi titoli e decide di tradurli in mostra, coinvolgendo 60 artisti, fotografi, scrittori, critici, storici e creativi di ogni tipo. La richiesta consiste nell’estrarre a sorte un numero corrispondente ad un titolo da interpretare per poi creare un lavoro prescindendo dal reale contenuto.

Gonaria Morittu - Cupe anamorfosi del nostro presente

Gonaria Morittu – Cupe anamorfosi del nostro presente

GIOVANNI BAI E L’ASSOCIAZIONE MUSEO TEO

Sociologo e artista, Giovanni Bai si occupa da sempre dei problemi riguardanti la comunicazione e il funzionamento dei media. Nel ’90 fonda l’associazione culturale Museo Teo, un museo senza sede e senza opere che oltre alla realizzazione di mostre s’impegna nella pubblicazione della rivista Museo Teo Artfanzine. L’associazione raccoglie negli anni il lavoro collettivo di molti artisti come fosse un’unica enorme opera d’arte in continua evoluzione, che include in sé un pensiero critico sullo stato dell’arte. Si tratta di un museo particolare, che mette in scena eventi – di solito di un giorno – in luoghi insoliti e sempre diversi o ai margini dei circuiti tradizionali, per riportare l’arte ad una dimensione più democratica e quotidiana. Ci sono diversi temi ricorrenti nelle esposizioni organizzate da Museo Teo: il recupero del territorio, l’educazione all’immagine, l’arte e il rispetto del patrimonio artistico come valori condivisi e soprattutto la necessità di creare una rete di relazioni creative per sviluppare la socialità e la produzione di senso e di bellezza. Museo Teo ha unanima collaborativa, per cui nei suoi trentadue anni di vita è sempre stato ospitato da singoli, gallerie, istituzioni, cercando di privilegiare luoghi non espressamente deputati allarte, ci racconta Giovanni Bai.

Lia Bottanelli - Island Hats

Lia Bottanelli – Island Hats

ANAMORFOSI DEL PRESENTE. LA MOSTRA

La mostra Anamorfosi del Presente sarà il 24 febbraio 2023 alla Fabbrica del Vapore di Milano. Sarà un’esposizione ad ingresso gratuito, avrà la durata di un solo giorno come appunto nella tradizione di Museo Teo e vedremo lavori realizzati con tecniche differenti: pittura, fotografia, disegno, video ma anche poesie visive, oggetti e lo spartito di una canzone appositamente composta e che verrà eseguita in  mostra tra gli altri eventi performativici racconta Bai. “Volevamo mettere alla prova la creatività degli artisti, chiedendogli di affrontare temi molto seri ma con lo spirito giocoso che ha sempre caratterizzato il lavoro di Museo Teo, mostrando anche come esistano differenti punti di vista sulla realtà, ugualmente accettabili anche se tra loro divergenticonclude. Una curiosità? Alias e Il Manifesto non sono stati preventivamente informati dell’iniziativa perché gli organizzatori hanno scelto di essere liberi di realizzare in autonomia questo omaggio. Il risultato di tutto questo lavoro sarà raccolto nella rivista Museo Teo Artfanzine #45/2022, a curata da Carolina Gozzini e Giovanni Bai.

Gloria Vergani

https://anamorfosidelpresente.blogspot.com
http://museoteo.blogspot.com
https://giovannibai.blogspot.com
https://www.fabbricadelvapore.org
https://ilmanifesto.it

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