Il ritorno del Barone Rampante. In versione illustrata

L’illustratore spagnolo Roger Olmos ha messo in immagini – e solo in immagini, del tutto prive di testi – il celebre romanzo di Italo Calvino. Ne è nato un silent book comunque di grande pregnanza narrativa, oltre che di singolare valore estetico.

Roger Olmos – Cosimo
Roger Olmos – Cosimo

UN BARONE FAMOSO
Italo Calvino scrisse Il barone rampante nel 1957, incastonandolo tra Il visconte dimezzato (dato alle stampe nel 1952) e Il cavaliere inesistente (uscito nel 1959). Dunque a mezzo secolo di distanza dalla felice e fortunata trilogia calviniana de I nostri antenati, sul romanzo dedicato alla vita disavventurosa di Cosimo Piovasco di Rondò (giovane nobile del Settecento pre- e post-Rivoluzione Francese che, dopo un dissidio col padre, per non aver voluto mangiare un piatto di viscide lumache, salì su un albero e non volle più scendere a terra per tutto il resto della sua vita) si è innestato un rigoglioso rampollo solo disegnato, dal pertinente titolo minimalista Cosimo. Ne è autore l’artista catalano Roger Olmos (Barcellona, 1971), in poco più di quindici anni autore di ben una cinquantina di libri illustrati premiatissimi e che con quest’ultimo exploit si impone a un pubblico internazionale ancora più vasto ed eterogeneo.

Roger Olmos – Cosimo
Roger Olmos – Cosimo

LA VERSIONE ILLUSTRATA
Chiunque abbia letto il romanzo di Calvino non lo ha dimenticato, per la sua singolarità e per la sua grazia. Anche Olmos, partecipe di tale ampia schiera grata allo scrittore di Sanremo, ha voluto rammemorare quelle pagine leggere quanto profonde dedicandovi una serie di quarantadue immagini stupefacenti, che Logos Edizioni ha raccolto in un volume di bel formato, apponendovi appena una sola riga di testo, dedicatoria, dell’autore: “Dedicato a Italo Calvino e a tutti coloro che sono fedeli a sé stessi”. Tutto il resto è trionfalmente muto.
Ne è sortito un libro davvero insolito e notevole. L’arte di Olmos – che sostiene di avere tra i suoi numi tutelari ispiratori lo statunitense Brad Holland, il francese Caza e il britannico Brian Froud – è ricca di cura descrittiva quanto audacemente fantastica. Alternando ritratti molto interpretati, in chiave surrealista, dei vari personaggi dell’intreccio (il protagonista Cosimo, il padre Arminio Piovasco barone di Ombrosa, la madre generalessa Corradina, la sorella similsuora Battista, il fratellino minore Biagio, l’amata Viola marchesina d’Ondariva, e così via, in un tripudio di denominazioni e sembianze quanto mai evocative) e doppie pagine panoramiche e paesaggistiche, diurne e notturne, degli ambienti principalmente vegetali in cui si snoda l’intreccio, Olmos si produce in una assidua fioritura di visioni tardobarocche, mozartianamente danzanti e avvolgenti .

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 
Roger Olmos, Cosimo - CHEAP Street Poster Art Festival, Bologna 2016
Roger Olmos, Cosimo – CHEAP Street Poster Art Festival, Bologna 2016

TRA EDITORIA E ARTE
Cosimo si presenta come un’operazione editoriale (e diciamo pure artistica) diversa da tutte le altre. Alla indiscutibile perizia tecnica dell’illustratore-ricreatore si aggiunge appunto una fantasia deviante, che si libera del testo originale pur riuscendo sorprendentemente a restargli fedele. Dietro l’apparenza di albo illustrato per ragazzi si disvela dunque un’opera molto adulta, che può dare soddisfazioni maggiori a chi già possiede le coordinate dell’opera letteraria d’origine e magari anche della cultura settecentesca. Un bizzarro gioiello.
In occasione dell’ultima Bologna Children’s Book Fair, Roger Olmos ha tenuto una lectio magistralis agli studenti della Accademia di Belle Arti del capoluogo emiliano. E per tutto il mese di aprile il centro di Bologna ospita una nutrita serie di manifesti riproducenti le immagini del volume; l’operazione è stata orchestrata all’interno del progetto CHEAP on Board, quale teaser del CHEAP Street Poster Art Festival che si svolgerà in città tra l’1° e l’8 maggio. Così gli alberi magri della Liguria occidentale crescono e fioriscono anche sui muri della città grassa per eccellenza, per uno stimolante ibrido fantastico.

Ferruccio Giromini

Roger Olmos – Cosimo
Logos Edizioni, Modena 2016
Pagg. 76, € 18,50
ISBN 9788857607894
www.libri.it

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Ferruccio Giromini
Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto collane di libri, cd-rom, video, periodici per numerosi editori. Dal 1979 tiene docenze per istituzioni pubbliche e private, tra cui dal 1984 per il Politecnico G. Byron di Genova, dal 1988 per l'Istituto Europeo di Design di Milano, dal 2020 per l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dal 2022 per la Scuola Internazionale di Comics di Milano. Finora ha curato e presentato oltre cinquecentosettanta esposizioni e manifestazioni su illustrazione, fumetto, fotografia, cinema d’animazione, arti visive contemporanee, in Italia e nel mondo, e ha fatto parte di oltre centosessanta giurie, in molti casi in qualità di Presidente. A partire dal 1982 è stato consulente artistico di varie manifestazioni: il Premio Andersen-Baia delle Favole di Sestri Levante, il Festival Internazionale Comics "Babel" di Atene, il Festival Nuvole parlanti-Fumetto in palcoscenico di Genova, il Mondo Mare Festival in Liguria. Per alcuni anni ha condiviso la direzione della mostra internazionale di cinema d'animazione Cartoombria di Perugia. Dal 2007 è direttore artistico del Premio "Sergio Fedriani" di Genova; ha ideato e diretto in Liguria il Festival Fantastiche Terre di Portofino e a Camogli il Premio Skiaffino e la manifestazione Il Porto delle Storie. I suoi ultimi libri: “Res Pubica-De Occulta Lanugine” (Prisma Studio), “Très” (a2mani), “L’amo, la lettura” (Il Canneto), "Taccuino Soqquadro" (Contatti).