Libri. Il femminismo al tempo dei meme

Nel saggio “Glitch Feminism” pubblicato da Verso Books, e incluso dal New York Times fra i migliori libri d’arte del 2020, l'artista, attivista e curatrice newyorkese Legacy Russell disegna un'interessante prospettiva per i femminismi al tempo del visuale dominato dai meme.

Dopo aver elaborato un potente dispositivo video con Black Meme, Legacy Russell, curatrice e artista impegnata sul fronte queer, propone un personale punto di vista, una nuova e rinnovata prospettiva sui femminismi contemporanei nel brillante saggio Glitch Feminism. A manifesto. Tutto parte dal desiderio di indagare le storture della rete e le sue relazioni con la produzione di contenuti culturali che necessitano di un disturbo, di un errore, un glitch, appunto. Attraverso lo svelamento dell’oscurità della cultura visiva, di Internet e dei nuovi media, l’arte è chiamata costantemente a riflettere attorno alle modalità di generare valore in modo creativo per piattaforme digitali che non ci appartengono fino in fondo ma sono predeterminate e dove non abbiamo nessun potere se non la possibilità di essere consapevoli di questa profonda contraddizione.

IL SAGGIO DI LEGACY RUSSELL

Legacy Russell si interroga su come i nativi digitali affrontino e mettano in questione questa ambiguità operativa ed esistenziale, suggerendo strategie di utilizzo della rete capaci di creare, rivelare inedite prospettive di lettura e diffusione. Glitch Feminism, pubblicato da Verso Books, è un manifesto che esalta l’ingegnosità delle comunità digitali sostenute da valori queer non conformi, anzi potremmo definirlo una cassetta degli attrezzi con una forte componente agonista. È la vitalità di un mondo che emerge e chiede spazio resistendo a ciò che l’autrice definisce la “macchina socio-culturale violenta“. Il glitch è un errore che diventa spazio delle possibilità come conferma la Russell affermando che “rompere ciò che è già stato rotto potrebbe essere di per sé una correzione“. Entra in gioco l’arte con le opere di manuel arturo abreu, Kia LaBeija e Tabita Rezaire che, con le loro pratiche radicate, ispirate e declinate attraverso la cultura digitale, mettono in campo nuove modalità di vivere e usare la rete. Artisti neri, queer storicamente esclusi dal canone dominante dell’arte producono progetti e lavori che si muovono nel tentativo di correggere la rotta. L’obiettivo più ampio del femminismo glitch è riconoscere che le opere di questi artisti spingono il mondo dell’arte verso un punto di rottura. L’idea del glitch si oppone alla velocità con cui le immagini di corpi neri e queer vengono consumate online. Sollevare la questione dell’opacità della rete e dei suoi contenuti è urgente e al contempo diviene uno strumento strategico: un modo per mediare e criticare come le immagini vengono mostrate e diffuse. Come strumento, Internet ci ha dato un posto dove riunirci, ci ha permesso di sopravvivere durante le clausure pandemiche. È importante ragionare, mettere in questione come gli algoritmi fanno funzionare le piattaforme digitali e soprattutto chi le progetta.

Legacy Russell ‒ Glitch Feminism. A manifesto (Verso Books, Londra 2020)

Legacy Russell ‒ Glitch Feminism. A manifesto (Verso Books, Londra 2020)

INTERNET OGGI

Negli ultimi anni si sta sviluppando sempre più un dibattito sull’architettura degli spazi online. Domande su chi progetta questi spazi, con quali finalità e ancora su come viene distribuito il potere sulla rete stanno contribuendo all’affermarsi di movimenti come Algorithms of Oppression e Distributed Blackness: African American Cybercultures. Gruppi, collettivi che svolgono un lavoro importante nell’indagare la macchina digitale. Cosa significa produrre le proprie immagini e inondare queste piattaforme con diversi tipi di rappresentazione rispetto a quelle per cui sono state costruite? TikTok, ad esempio, è diventato un sito davvero fondamentale per il discorso critico respingendo alcune idee su razza e genere. Attraverso un utilizzo creativo di questa piattaforma social, i più giovani stanno definendo un diverso tipo di presenza attivando sguardi critici sull’oscurità e la queerness.

IL SIGNIFICATO DEL GLITCH

L’idea del glitch è un veicolo per riflettere su cosa significhi operare, esistere attraverso interventi attivi nel mondo digitale creando cortocircuiti con il proprio essere corpi fluidi e pensanti nella materialità delle nostre esistenze fuori dalla rete. “Tutta la tecnologia riflette la società che la produce, comprese le sue strutture di potere e i suoi pregiudizi. Le istituzioni culturali normative e il costrutto sociale delle norme tassonomiche ‒ genere, razza, classe ‒ al loro interno sono pronte a marginalizzare le differenze“. Ecco che Glitch Feminism si pone come lettura indispensabile per comprendere e agire nella direzione di un mondo più aperto e inclusivo.

Marco Petroni

Legacy Russell ‒ Glitch Feminism. A manifesto
Verso Books, Londra 2020
Pagg. 192, £ 9.99
ISBN 9781786632661
www.versobooks.com

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Marco Petroni

Marco Petroni

Marco Petroni, teorico e critico del design. Ha collaborato con La Repubblica Bari, ha diretto le riviste Design Plaza, Casamiadecor, ha curato la rubrica Sud su Abitare.it, è stato redattore di FlashArt. Collabora con l'edizione online di Domus. Curatore senior…

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