Come autoprodursi un libro? Lo spiegano i vintage-tutorial di Libri Finti Clandestini

Tra tutorial e film d’epoca, i video di LFC ci svelano i segreti della rilegatoria “fai da te” in modo comico. Dietro, però, c’è un progetto editoriale sperimentale a impatto zero. Ce ne hanno parlato i suoi fondatori.

È partita come passione, ricerca in bilico tra linea artistica e editoriale. L’obiettivo è quello di abbattere gli sprechi della carta, recuperandola da scarti di tipografie, prove di stampa e carte di avviamento, sacchetti della spesa, poster, buste, sacchetti del pane e persino carta da parati. Tutto ciò che è comunemente considerato spazzatura viene messo al centro del progetto di Libri Finti Clandestini, che con dei processi di autoproduzione recuperano, assemblano, rilegano e danno vita a originali quaderni, libri oggetto, sketchbook, taccuini e diari di viaggio. La proposta piace e prende piede tra il pubblico; nel giro di qualche anno il collettivo inizia a farsi conoscere partecipando a fiere e divulgando tramite workshop le proprie tecniche.

Il laboratorio di Libri Finti Clandestini a Milano

Il laboratorio di Libri Finti Clandestini a Milano

Inizia anche la collaborazione con il duo di grafici 5XLetterpressche permette loro di ampliare la produzione e sovrapporre questi collage al fascino del lettering editoriale. “È nato un po’ come passione, poi con il passare del tempo abbiamo trovato un ottimo riscontro di pubblico e quindi è diventato un lavoro vero e proprio”, raccontano i componenti di Libri Finti Clandestiniad Artribune, “curandoci di aspetti quali produzione, distribuzione e attività di workshop e insegnamento. Sempre contando che il fine è l’autoproduzione, quindi un aspetto diverso dalla tecnica della legatoria vera e propria. Ciò che è differente è l’identità di quello che facciamo: ci interessa riflettere sul libro come oggetto, come opera in senso artistico e sperimentale”. 

https://www.instagram.com/p/B-UmaM4ChkE/

AUTOPRODURRE IN CASA CON LIBRI FINTI CLANDESTINI

E ora che le attività laboratoriali sono sospese? “Allo scoppio dell’emergenza abbiamo dovuto arrangiarci in modo alternativo, poiché tutto il materiale era nel nostro laboratorio che si trova nel quartiere di Isola a Milano, al momento irraggiungibile”, continua a raccontarci il collettivo. “Abbiamo pensato quindi di accontentare la richiesta di video esplicativi delle tante persone che ci scrivevano in isolamento da casa, cercando però di fare qualcosa di diverso da lezioni in streaming e tradizionali tutorial di cui è già pieno il web. Quello che ci interessava era fornire una guida all’autoproduzione utilizzando materiali semplici che tutti abbiamo in casa, proprio per non indurre la gente a spostarsi dalle proprie abitazioni”. Così nascono i video a tre puntate (che trovate sul profilo Instagram @librifinticlandestini, anche se il terzo pubblicato è quello più pratico) con una modalità tutta particolare: a spiegare il procedimento, infatti, è un collage di filmati e trasmissioni risalenti agli anni ’50 e ’60, con una voce narrante che fornisce tutte le istruzioni.

Il collettivo LFC e 5XLetterpress

Il collettivo LFC e 5XLetterpress

Sardonico e comico, questo tutorial un po’ estraniante tuttavia è estremamente chiaro. Sono già tanti i contributi “domestici” di chi vi si è cimentato: i risultati vengono puntualmente ripostati sul profilo Instagram del collettivo. E, anche se non avete voglia di recuperare i fogli dal bidone della carta del vostro condominio per cimentarvi in questa nuova esperienza di autoproduzione, guardare questi video sarà già di per sé istruttivo ma anche esilarante. Per scoprire tutte le opere di Libri Finti Clandestini e come acquistarle, basterà dare un’occhiata su https://librifinticlandestini.com/. 

– Giulia Ronchi

https://www.instagram.com/librifinticlandestini/
https://librifinticlandestini.com/
https://www.5xletterpress.com/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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