Vuoto, assenza, volti. Il libro di Itzhak Goldberg

Lo storico dell’arte francese approfondisce la questione del vuoto e il suo legame con la raffigurazione artistica del volto. Guardando alla creatività recente.

L’eclissi del volto dello storico dell’arte francese Itzhak Goldberg (1949) è un librino di 60 pagine, si legge in un paio d’ore. Ma l’apparente semplicità non deve trarre in inganno. In realtà si tratta di un volume denso di informazioni e notizie sul quale bisogna tornare più volte per avere la piena comprensione del cammino che l’autore propone. Un cammino che, dal concetto di vuoto, porta a quello di assenza riferito a una parte del corpo.
L’autore dice che tutto è iniziato per lui con il lavoro di Marc Ronet, Tavola rotonda con il vuoto come oggetto del 2004. In quell’opera Goldberg avverte la mancanza, l’assenza, che dà il via a tutto il discorso, un discorso fitto di esempi relativi all’arte antica, moderna e contemporanea. Con evidenti riferimenti di natura iconografica, filosofica, religiosa.
Il saggio è accompagnato da un’interessante prefazione del filosofo Jean-Luc Nancy che afferma che il vuoto non è pieno di niente, perché il niente lo riempie. “Niente è la cosa stessa. È res ‒ la cosa latina ‒ che con il suo accusativo rem è diventata il francese rien per dire ‘cosa’, una ‘cosa’”.

DA KAPOOR A MATISSE

Goldberg ci propone un cammino nel vuoto dal Barocco all’arte contemporanea, con artisti quali Kapoor o Haizer per giungere a un punto chiave quando il viso si confonde con l’abisso. Molta arte del Novecento e contemporanea, suggerisce l’autore, è invasa da volti vuoti, in cui l’uomo pare estraneo a se stesso. Una riflessione che non può che riportarci alla complessità del nostro quotidiano e al difficile e controverso ruolo dell’uomo nella società.
Pare esemplare in tal senso la risposta di Matisse a Georges Charbonnier: “Perché non metto mai occhi, né bocca ai miei personaggi? […] Mettere occhi, naso, bocca, non è così indispensabile, al contrario, paralizza l’immaginazione dello spettatore e lo obbliga a vedere una persona di una certa forma, di una certa somiglianza… Mentre se date delle linee, dei valori, delle forze, lo spirito dello spettatore s’impegna nel dedalo di questi elementi e allora l’immaginazione è liberata da ogni limite”. Già presagendo il concetto di spettatore attivo di fronte all’opera, che caratterizza i rapporti con l’arte del nostro tempo.

Angela Madesani

Itzhak Goldberg – L’eclissi del volto
Marietti Editore, Bologna 2019
Pagg. 60, € 8
ISBN 9788821111037
www.mariettieditore.it

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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